Un altro arresto è stato effettuato nell’ambito della tragedia dei migranti avvenuta a Cutro. Si tratta del quarto scafista, che è stato rintracciato in Austria, grazie ad un coordinamento di indagini.
L’uomo, tale Gun Ufuk, è un cittadino turco di 28 anni e farebbe parte degli scafisti che hanno organizzato il viaggio della morte verso la Calabria.
Lo hanno arrestato in Austria, grazie ad un’indagine che è stata coordinata dalla procura della Repubblica di Crotone. È il quarto scafista, è un cittadino turco di 28 anni e si chiama Gun Ufuk ed è accusato di aver organizzato il viaggio della morte dalle coste turche sino in Italia del peschereccio affondato a Cutro, in Calabria, portando con sé 72 persone.
È stato individuato grazie ad una serie di testimonianze raccolte dalle Forze dell’ordine e da chi sta indagando, dai superstiti recuperati e portati in salvo. Le persone lo hanno riconosciuto e descritto come uno dei loro scafisti, in particolare lo hanno riconosciuto come colui che si sarebbe preoccupato di gestire i problemi meccanici del peschereccio durante la traversata, finita poi in tragedia, come sappiamo, a Cutro, in provincia di Crotone.
Avrebbe riparato il motore del peschereccio nella sua mansione di meccanico, intervenendo più volte sullo stesso poiché, nella traversata, il motore avrebbe più volte avuto dei problemi. Subito dopo il tragico sbarco, però, il 28enne turco era riuscito a far perdere immediatamente le sue tracce, arrivando a scappare fino oltre confine, rifugiandosi in Austria.
Ma è stato individuato e rintracciato grazie ad un’’operazione ed un’indagine delle Forze dell’ordine ben coordinata che li ha portati fino al luogo del suo ritrovamento. Su Ufuk pende, ora, un mandato di arresto che, a breve, dovrebbe condurlo nel carcere di Crotone, su ordinanza del Gip, dopo la convalida del suo fermo.
Sono stati arrestati, nei giorni scorsi, anche gli altri 3 scafisti, un turco e due pakistani, uno dei quali è anche minorenne. Per tutti e tre sono scattate immediatamente le manette e sono stati condotti nei rispettivi istituti di pena.
Stando alle indagini e, soprattutto, alle testimonianze dei superstiti, Ufuk era la persona a cui era affidato il compito di condurre il peschereccio che, però, a poche decine di metri dalla riva, ha urtato contro una secca scaraventandosi in mare, portando con sè il suo carico umano.
La sua mansione di meccanico non è servita a molto, in particolare nell’ultimo tratto in mare, prima che l’imbarcazione stessa, urtando contro la secca, affondasse. Ora si attende solo di sapere quando verrà estradato e, di conseguenza, condotto nel carcere di Crotone dove, abbiamo accennato, lo attende un’ordinanza di custodia cautelare.
Dall’altro lato, invece, il bilancio delle vittime del naufragio stesso si è, al momento, fermato a 72 vittime, fra cui anche dei bambini.
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