Oltre 5mila persone al corteo in ricordo delle vittime del naufragio di Cutro. Posti fiori sulla spiaggia: “Fermare la strage subito”.
Partito in città, arrivato fino in spiaggia, il corteo in ricordo delle vittime del naufragio tenutosi nella giornata di oggi a Cutro. Migliaia i partecipanti, presenti anche sindaci calabresi che hanno voluto fare tappa proprio sul luogo della tragedia, deponendo dei fiori sulla sabbia in segno di lutto. “Fermate la strage subito” si legge negli striscioni: presenti tanti ragazzi, partiti, associazioni.
Tanti i sindaci che oggi, al corteo a Cutro in onore delle vittime del naufragio del 26 febbraio, in spiaggia hanno lasciato fiori per ricordare profughi che in quelle acque hanno perso la vita. Un momento toccante per i presenti, quasi 5mila, che hanno sfilato insieme, allo slogan “Fermate la strage subito“. I primi cittadini calabresi al braccio portavano una fascia bianca, in segno di lutto per gli oltre 30 bambini morti durante il naufragio.
Presente anche il sindaco di Melissa paese nel quale la comunità, la notte del 10 gennaio 2019, evitò la morte di 51 migranti portandoli in salvo. In quel caso la barca si era incagliata a pochi metri dalla spiaggia, accanto un hotel di Torre, furono proprio le urla dei migranti a svegliare i residenti, che diedero l’allarme e portarono in salvo tutti i profughi sulla nave. Murgi, il sindaco del paese in provincia di Crotone nel 2019, si gettò letteralmente in acqua insieme ad altri cittadini per portare a riva sei donne e quattro bambini a bordo.
Intervistato l’attuale sindaco di Melissa, ha detto di aver voluto partecipare proprio per ricordare quella notte: “Per fare capire che le vite in mare si devono salvare, non si devono chiudere le porte, si devono attuare politiche per creare corridoi umanitari per salvare persone che scappano dalla disperazione“.
Tanti i partiti, le associazioni e sindacati presenti al corteo. Un corteo lunghissimo, con persone provenienti da tutte le regioni, arrivato poi alla spiaggia di Steccato, dove è stata lasciata anche una corona di fiori, alla presenza di tutta l’amministrazione della Regione Calabria, e tanti sindaci di altri comuni.
Un minuto di silenzio, poi il ricordo delle vittime, mentre un gruppo di persone poco distante ha iniziato una preghiera in arabo. Tanti i ragazzi che, come i sindaci, hanno voluto porre una rosa sulla sabbia.
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