Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio e per il momento vede il numero di migranti fermo a 68.
![Bare delle vittime del naufragio](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2023/03/Bare-delle-vittime-del-naufragio.jpg)
Il numero di dispersi oscilla tra 27 e 47, le ricerche proseguono.
Migranti dispersi in mare, continuano le ricerche
I migranti dispersi in seguito al naufragio avvenuto a Steccato di Cutro durante la giornata di domenica sono fra i 27 e i 47. Questo è ciò che è emerso dall’ultima riunione effettuata con il centro coordinamento soccorsi e avvenuta presso la Prefettura di Crotone su una base stimata dalle forze dell’ordine. Le ricerche per i corpi dispersi in mare proseguono. Sono state coordinate dalla direzione marittima di Reggio Calabria e proseguiranno ad oltranza durante l’intero fine settimana con l’aiuto di mezzi navali, aerei e un nucleo di sommozzatori.
Ad aiutare durante le ricerche ci saranno anche la guardia costiera, i carabinieri, la questura, la Guardia di Finanza, la Protezione civile e vigili del fuoco con tutto il loro personale. A rendere difficili le ricerche però potrebbero essere le condizioni del meteo che sono in peggioramento.
![Operazione di soccorso per i dispersi](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2023/03/Operazione-di-soccorso-per-i-dispersi.jpg)
Nel frattempo, lo scambio riguardo le responsabilità che vedono coinvolti Matteo Piantedosi (ministro dell’interno) e Frontex (agenzia europea della guardia costiera e di frontiera) continua. La procura di Crotone per arrivare alla verità, o perlomeno per cercare di ricostruirla, ha richiesto alla Guardia di Finanza e alla guardia costiera gli atti delle loro attività durante le ore precedenti al naufragio dell’imbarcazione che aveva a bordo i migranti e che ha causato circa 68 morti, se non di più. Martedì 7 marzo presso la Camera è attesa l’informativa urgente da parte del governo riguardo la vicenda tragica del naufragio; Matteo Piantedosi, ministro dell’interno, parteciperà. Mercoledì 8 marzo invece verrà riferito il tutto al Senato dal titolare del Viminale.
Un giovane afgano aspetta sulla spiaggia notizie del cugino
Un giovane ragazzo afgano di nome Rafiq è arrivato direttamente da Marsiglia sulla spiaggia di Cutro per attendere, in compagnia di altri parenti, il ritrovamento del corpo disperso del cugino:
“Ci aveva scritto: siamo in Italia, manca mezz’ora all’arrivo. Ci aveva anche mandato la posizione dove sarebbero arrivati. Poi abbiamo visto in tv cosa era accaduto proprio lì dove mio cugino doveva arrivare…”
![Resti della barca naufragata](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2023/03/Resti-della-barca-naufragata.jpg)
Kamran aveva 24 anni ed era partito verso l’Italia, dall’Afghanistan, imbarcandosi con gli altri migranti su quella barca che domenica avrebbe dovuto portarlo a riva della spiaggia di Steccato di Cutro. Su quella spiaggia però oggi ci sono i parenti che lo attendono: il fratello e il cugino aspettano che il suo corpo riemerga dall’acqua. Sperano che i sommozzatori lo recuperino e nel frattempo vagano fra i resti della barca che sono ancora presenti su quella spiaggia e che galleggiano a riva del Mar Ionio alla ricerca di qualche affetto personale: un maglione, una scarpa, lo zaino. Anche se si sono dovuti rassegnare a quello che è il destino di suo cugino che, come racconta Rafiq, aveva deciso di scappare dall’Afganistan:
“Scappiamo perché non ne possiamo più di stare sempre in pericolo”.