È stato ritrovato il corpo di un’altra vittima del naufragio di Cutro, un bambino di 5 anni. Sale a 73 il numero delle vittime.
Sono ormai 73 le vittime del terribile naufragio che ha avuto luogo domenica 26 febbraio a Steccato di Cutro. Questa mattina, infatti, alcuni operatori dei vigili del fuoco hanno ritrovato il corpo dell’ennesima vittima, un bambino di circa 5 anni.
Mentre svolgeva le ricerche sulla spiaggia interessata dal tragico naufragio, una squadra dei vigili del fuoco ha scoperto il cadavere di un bambino di approssimativamente 5 anni, la vittima numero 73 di questa tragedia. A quel punto la squadra ha allertato i soccorritori acquatici affinché potesse essere recuperato il corpo.
Questo bimbo rappresenta purtroppo una delle vittime più giovani dell’incidente. Sale quindi a 29 il bilancio dei minorenni tra le vittime del naufragio, 20 dei quali avevano tra 0 e 12 anni.
Il ritrovamento segue il Consiglio dei ministri straordinario che ha avuto luogo a Cutro, durante il quale si è parlato di misure più dure contro chi guadagna dal traffico di vite umane, misure che riguardano in modo particolare gli scafisti.
Il decreto migranti, infatti, prevede a quanto pare l’introduzione di un nuovo reato con pene fino a 30 anni di reclusione per coloro che causano la morte o lesioni di grave entità trafficando migranti.
Secondo quanto comunicato dal Governo, Giorgia Meloni incontrerà nei prossimi giorni le famiglie delle vittime a Palazzo Chigi. La premier ha espresso la vicinanza del Governo nei confronti dei parenti delle vittime, parlando di “cordoglio compatto per il dolore dei loro cari”.
Vicinanza che però non è bastata a placare gli animi durante la conferenza stampa che è diventata quasi un dibattito tra esponenti politici e giornalisti, anche a causa di una polemica alimentata da alcune affermazioni del ministro Piantedosi.
Nella mattinata di ieri sono arrivate a Bologna sette bare delle vittime del naufragio di Cutro, coperte di fiori e pupazzetti. Verso le 13 sono arrivati anche i familiari, 5, che non hanno seguito il corteo funebre ma hanno viaggiato in modo separato.
Le salme riceveranno sepoltura all’interno del cimitero islamico di Borgo Panigale, e il funerale sarà celebrato in privato oggi, 10 marzo, dal presidente della comunità islamica bolognese, Yassine Lafram.
Bologna si era subito offerta di ospitare alcune delle 72 salme delle vittime del naufragio di Cutro all’interno del proprio cimitero islamico. Secondo le informazioni diffuse, sarebbero in arrivo altre salme da Crotone, ma la situazione non è semplice anche a motivo delle proteste da parte di alcune delle famiglie delle vittime, che hanno dimostrato il loro dissenso organizzando un sit-in.
Le famiglie infatti non erano d’accordo al trasferimento di tutte le salme nel cimitero islamico di Bologna, anche se si trattava inizialmente di una soluzione provvisoria per dare degna sepoltura alle vittime, anche a motivo dei lunghi tempi necessari in caso di rimpatrio.
Viste le proteste, comunque, è stato stabilito che verranno spostate a Bologna solo le salme le cui famiglie abbiano autorizzato il trasferimento. Le restanti salme verranno rimpatriate nei rispettivi Paesi, e le spese del rimpatrio verranno coperte dallo Stato italiano.
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