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Papa Francesco ha dimostrato spesso di essere a fianco dei giovani e si è speso in molte occasioni a favore dei loro diritti e della loro protezione. Lo ha fatto anche in materia di cyberbullismo ed è per questo che ha incontrato Paolo Picchio, il papà di Carolina, la ragazza di 14 anni vittima del cyberbullismo (LEGGI QUI LA NOSTRA INTERVISTA). L’incontro è stato un momento importante per quella che oggi è la battaglia del signor Picchio, cioè la prevenzione e l’aiuto per chi è vittima dei cyber bulli. “Ho chiesto al Santo Padre la benedizione per il Centro nazionale sul cyberbullismo, che la Casa Pediatrica del Fatebenefratelli di Milano vuole dedicare alla memoria di mia figlia Carolina“, rivela in anteprima a Nanopress.it. In risposta il Santo Padre ha invitato a “dare concretezza alla solidarietà e trovare nuove modalità per rispondere ai bisogni di chi soffre“.
“La misericordia è uno stile di vita“, ha voluto aggiungere Papa Francesco. Per Paolo Picchio è stato un momento importante. “Assieme al direttore della struttura sanitaria, il professore Luca Bernardo (LEGGI QUI LA NOSTRA INTERVISTA), abbiamo ricevuto la benedizione per questo importante progetto che attende ancora i fondi promessi dal Ministero dell’Istruzione“, ci ricorda. Nella sua battaglia contro il cyberbullismo, a protezione delle vittime ma anche dei bulli, manca però un grande passaggio. “Ora più che mai è fondamentale l’atteso passaggio alla Camera dei Deputati del disegno di legge promosso da Elena Ferrara, già insegnante di musica di Carolina, a più di un anno dall’approvazione unanime in Senato. Non possiamo più aspettare, le ragazze e i ragazzi, come pure i genitori, non possono essere lasciati soli“.
“Sono felice che il papà di Carolina sia stata invitato in un momento così importante che sicuramente lo premia anche del grande lavoro e dello sforzo che sta facendo per trasformare in modo costruttivo la sua sofferenza“, ha commentato la senatrice Elena Ferrara, promotrice della legge che attende il via libera di Montecitorio. “So che è calendarizzata alla Camera la seconda lettura per metà luglio e questo può voler dire che è ancora possibile fare la terza lettura in Senato entro la fine dell’estate“.
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In collaborazione con Lorena Cacace