Nessuna sorpresa, anzi tutto confermato: il cda della Rai, ora presieduto da Roberto Sergio, ha dato il via libera alle nomine dei nuovi direttori dei tg del servizio pubblico, confermando di fatto, con tre voti a favore – quello dell’amministratore delegato e quello di Simona Agnes e Igor De Biasio, a cui si deve aggiungere l’astensione di Alessandro De Majo in quota MoVimento 5 stelle -, i nomi che circolavano da giorni. Alla guida del Tg1 arriverà dunque Gian Marco Chiocci, già direttore dell’AdnKronos, al Tg2, invece, siederà Antonio Preziosi, al Tg3 è confermato Mario Orfeo. Il nuovo direttore di RaiSport sarà Jacopo Volpi, e per il Gr è stato scelto Francesco Pionati.
La nuova Rai disegnata dalla premier Giorgia Meloni e dal centrodestra, come aveva sottolineato anche la presidentessa del consiglio d’amministrazione, Marinella Soldi, draghiana e contraria alle nomine proposte dall’ad scelto sempre dal governo dopo l’addio di Carlo Fuortes, c’è poco spazio per le donne. Anche ai vertici delle direzioni di Genere, sui quali il parere del Cda non era vincolante, solo due su nove appartengono a quello che un tempo si definiva il gentil sesso, e sono Monica Maggioni, che traslocherà dal Tg1 all’Offerta informativa, e Simona Sala, che è stata nominata direttrice di Radio 2. Chi sono, però, i giornalisti scelti.
Con un voto a maggioranza, il Cda della Rai ha ufficializzato oggi le nomine dei nuovi direttori dei telegiornali del servizio pubblico. E con nessuna sorpresa, piuttosto qualche polemica, della presidentessa Marinella Soldi, e anche del Partito democratico e della Federazione nazionale stampa italiana, per le quote rose che non sono state rispettate. Ai vertici, infatti, grazie al voto del nuovo amministratore delegato, Roberto Sergio, e a quelli dei consiglieri di maggioranza Simona Agnes e Igor De Biasio, è arrivata una delegazione di uomini che parte da Gian Marco Chiocci e arriva fino a Jacopo Volpi, nuovo direttore di RaiSport.
CHIOCCI AL TG1 – Sarà, infatti, l’ex direttore dell’AdnKronos, a sostituire Monica Maggioni al Tg1. Il giornalista, classe 1964, inizia la sua carriera con una lunga gavetta in giro per l’Italia. Dal primo giugno del 1989 collabora con Gazzette toscane, specialmente nella redazione di Prato. Due mesi più tardi, Chiocci comincia la sua avventura a Il Tempo, dapprima come collaboratore (ancora) nelle redazioni abruzzesi, poi dal 1990 al 1992 a Latina, prima di trasferirsi a Roma, dove inizia al politico per poi passare alla cronaca. Dall’aprile del 1994 al maggio del 1995 segue il quotidiano L’Informazione, dove si occupa ancora di cronache.
Nel 1995, Vittorio Feltri lo fa collaborare con il quotidiano Il Giornale, dove si contraddistingue per scoop e reportage, tra cui spicca l’inchiesta giornalistica denominata Affittopoli, scandalo immobiliare che coinvolse case di proprietà di enti pubblici o economici assegnate in affitto a personaggi eccellenti con condizioni di favore, che lo porta poi a essere assunto dal giornale, prima alla cronaca di Roma, poi a quella nazionale. Nel 2010 è autore della celebre inchiesta sulla casa di Montecarlo che aveva visto coinvolto l’allora presidente della Camera e leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini.
Nel 2013, il nuovo direttore del Tg1 torna al Tempo, in cui viene nominato direttore. Dopo un’esperienza di cinque anni al quotidiano romano, il 1 dicembre 2018 diventa direttore dell’agenzia di stampa Adnkronos, in cui, il 30 ottobre 2020, in piena pandemia, firma una storica intervista a Papa Francesco.
PREZIOSI AL TG2 – Antonio Preziosi, invece, prende il posto di Nicola Rao, che già aveva sostituito l’attuale ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al vertice del Tg2. Nato a Taranto nel 1967, si appassiona fin da piccolo al mondo del giornalismo, soprattutto alla radio e alla televisione, tanto che la sua carriera comincia prestissimo nell’emittente locale Poliradio di Policoro negli anni Ottanta.
Dopo il master in giornalismo a Perugia, inizia a lavorare nella sede Rai di Palermo, per poi sbarcare, dopo tre anni, al Giornale Radio Rai come giornalista parlamentare, vaticanista e redattore capo ad personam. Nel 2009, Preziosi viene nominato direttore di Radio Uno e della testata del Giornale radio in sostituzione di Antonio Caprarica. Da aprile 2010 a settembre 2011 assume la direzione ad interim della testata GR Parlamento. Dal 29 dicembre del 2011, ancora, è consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali dal 29 dicembre 2011, nominato da Papa Benedetto XVI, mentre dal 2012 diventa consigliere d’amministrazione del Centro Televisivo Vaticano.
Dal 2015, dopo aver lasciato le cariche di direttore, torna in Rai e nella direzione del telegiornale che ora dirigerà, nel quale rimane fino al 2018 come corrispondente da Bruxelles, salvo poi passare alla direzione di Rai Parlamento.
PIONATI AL GR – Al Gr andrà, invece, Francesco Pionati, classe 1958 di Avellino, con alle spalle anche due esperienze da politico per Unione di centro. Diventato professionista a 26 anni, il nuovo direttore è entrato in Rai nel 1983 con una borsa di studio, che poi gli è valsa per essere assunto al Tg1, prima nella redazione interni, poi in quella parlamentare. Dal 2002 al 2006, anno in cui viene eletto senatore, è vice direttore del Tg1, dove torna nel 2013. Da sempre legatissimo all’Irpinia, nel 2014 decide di passare a Rai Com, per occuparsi di sviluppare un protocollo d’intesa tra la Regione Campania e la Rai per la promozione dell’immagine della Regione e del territorio.
VOLPI A RAISPORT – Fiorentino, classe 1957, Jacopo Volpi è il nuovo direttore di RaiSport in sostituzione del direttore vicario Marco Franzelli. La sua carriera inizia a 22 anni, e in Rai, come collaboratore. A trent’anni, dopo essere diventato professionista, viene assunto come inviato a 90° minuto e come telecronista delle principali partite della pallavolo maschile e femminile. Tra il 2008 e il 2010, guida diversi celebri programmi sportivi, oltre che gli speciali per le Olimpiadi da Pechino. Dal 2003 è vicedirettore di RaiSport.
CARBONI A RAI PARLAMENTO – Giuseppe Carboni, romano, 61 anni, è invece il nuovo direttore di Rai Parlamento. La sua carriera comincia in Rai, a Radio 3, come collaboratore nel programma Controcanto nel 1979. Dal 1981 al 1991 è impegnato con contratti a termine in qualità di programmista regista, ma conduce anche programmi come Speciale un certo discorso, o Folkconcerto. e Rai Stereonotte. Viene assunto ufficialmente nel 1995 come redattore e viene destinato al TgR nella sede di Bolzano.
Dopo le direzioni di Mauro Mazza e Mario Orfeo, che è rimasto al timone del Tg3, alla fine del 1996 torna a Roma, di nuovo al Tg2, nella redazione interni, come cronista politico. Esperto di musica e spettacoli, è stato caporedattore del Tg2 dal 2011 al 2018. Nel novembre 2018 viene nominato direttore del Tg1, salvo poi essere sostituito da Maggioni. In Rai rimane come consulente del vecchio ad Carlo Fuortes.
Ma nel consiglio d’amministrazione non si sono solo notificate le nomine ai vertici dei telegiornali, ma anche di alcune direzioni di Genere, su cui il parere non era però vincolante. All’Intrattenimento Prime Time, Sergio ha scelto Marcello Ciannamea, mentre Angelo Mellone sarà il numero uno dell’Intrattenimento Day Time, Paolo Corsini all’Approfondimento e Adriano De Maio alla direzione Cinema e Serie Tv. L’ex direttrice del Tg1 andrà all’Offerta informativa, Stefano Coletta alla Distribuzione, Nicola Rao alla direzione Comunicazione. Mentre Simona Sala diventa direttrice di Radio 2 e Francesco Giorgino dirigerà l’Ufficio Studi.
Sono stati confermati, invece, Silvia Calandrelli a Rai Cultura, Maria Pia Ammirati a Rai Fiction, Luca Milano a Rai Kids ed Elena Capparelli a RaiPlay e Digitale. Andrea Vianello infine va a dirigere la Tv di San Marino. Confermati anche i vertici di Rai Cinema, con Paolo Del Brocco che è rimasto come ad e Nicola Claudio come presidente. Per Rai Com, invece, Sergio Santo è stato scelto come amministratore delegato e Claudia Mazzola come presidentessa.
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