Da domani per fumare alcune tipologie di sigarette bisognerà spendere un minimo di dieci centesimi ad un massimo di venti centesimi in più. La decisione proviene da una norma dell’ultima Legge di Bilancio, risultata dal tariffario ufficiale dell’Agenzia delle accise.
L’aumento, reso noto anche dalla Federazione italiana Tabaccai, riguarderà precisamente 434 pacchetti di sigarette, aventi caratteristiche diverse. Alcuni di questi fanno parte anche della stessa marca.
A partire da domani fumare costerà ancora di più. La nuova Legge di Bilancio infatti ha previsto un aumento di dieci/venti centesimi per alcuni pacchetti di sigarette.
In particolare, l’incremento del prezzo riguarderà alcuni pacchetti di sigarette, sulla base di determinate caratteristiche, alcuni appartenenti anche alla stessa marca.
I prodotti appartengono a sei categorie differenti, ossia:
Sigarette, sigaretti, sigari, tabacco da inalazione senza combustione, trinciati per pipa e trinciati per sigaretta.
L’aumento risulta dal tariffario ufficiale dell’Agenzia delle accise, ripubblicato poi dalla Federazione italiana Tabaccai. Per sapere nello specifico quali sigaretta aumenteranno basterà consultare il link della Federazione italiana Tabaccai.
La Federazione inoltre comunica che sono inibite, a partire da oggi, le vendite “Cash & Carry” delle marche sottoposte all’aumento.
L’aumento dei prodotti a base di tabacco previsto da domani è frutto dell’ultima Legge di Bilancio, la quale prevede un’aumento delle accise sui pacchetti. In particolare, l’incremento è previsto all’interno dell’articolo 112 della Legge di Bilancio.
Lo stato, grazie a questa norma prevede un’aumento delle entrate pari a 131 milioni, al quale seguiranno altri due aumenti. Uno nel 2024 pari a 193 milioni e uno nel 2025 pari a 227 milioni.
Ma spesso ci si chiede il motivo di questo continuo incremento del prezzo. In primo luogo perché le sigarette sono di totale monopolio dello stato, dunque rappresentano un’ingente entrata di denaro e una grande fonte di sostentamento per le casse dello stato.
In secondo luogo perché l’aumento del prezzo delle sigarette, comporta una spesa sempre maggiore per i fumatori abituali, spesa che per molti diviene insostenibile, inducendoli così a smettere o quanto meno a diminuire le quantità.
Dunque l’aumento del prezzo dei pacchetti di sigarette può essere un buon incentivo per indurre le persone a smettere.
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