A partire da lunedì 26 aprile entrerà in vigore il Nuovo Decreto Covid. Tutte le misure, dalle riaperture al coprifuoco, su cui sono nate diverse polemiche, saranno discusse oggi durante il Consiglio dei Ministri. È molto atteso anche il consueto monitoraggio settimanale da parte della cabina di regia per i nuovi colori delle Regioni.
Secondo quanto emerso, a partire da lunedì, potrebbero essere 11 le Regioni a passare in zona gialla: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Lombardia, Umbria, Veneto, Toscana e le province di Trento e Bolzano. Dovrebbero invece rimanere in zona arancione: Calabria, Sicilia e Molise. Infine, sono tre le Regioni che potrebbero rimanere ancora in zona rossa: Sardegna, Puglia e Valle D’Aosta.
Sul passaggio delle 11 Regioni in zona arancione a partire da lunedì 26 aprile è intervenuta Maria Stella Gelmini, ministro per gli Affari Regionali, ai microfoni di Rtl 102.5: “Questo ci rallegra perché significa che c’è una riduzione dei contagi, dell’occupazione delle terapie intensive e che l’Rt è stabilmente sotto l’1. Ma non è un liberi tutti, lo ribadisco perché abbiamo già commesso errori in buona fede in passato, passando da un’ondata all’altra”.
Il ministro, inoltre, è intervenuto anche sulla questione del coprifuoco, oggetto di discussione in questi ultimi giorni. La linea del Governo sarebbe quella di mantenerlo, come avvenuto fino ad oggi, alle 22. Alcuni esponenti politici, però, chiederebbero che il coprifuoco venga spostato di un’ora, quindi alle 23.
Il coprifuoco, ha detto Gelmini, “evoca brutte cose e non vediamo l’ora tutti noi di allungare l’orario e di poterlo poi abolire, ma tutto si tiene in una gradualità e in una progressività”. E ha aggiunto: “Noi abbiamo proposto alle 22 perché abbiamo ascoltato il Cts e perché questo ritorno a regole normali deve essere graduale per evitare impennate del virus”.
“Sul coprifuoco c’è un’interlocuzione con il Governo. La Conferenza delle Regioni propone, misura assolutamente responsabile, l’ampiamento di un’ora, fino alle 23, per permettere alle attività, nei limiti delle regole, di avere un minimo di respiro”. Queste le parole di Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza della Regioni, sul tema del coprifuoco durante un’intervista a Radio Capital.
Tutte le decisioni, comunque, spetteranno al Governo, che si riunirà oggi in consiglio dei ministri per gli ultimi dettagli sul Nuovo Decreto Covid.
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