La situazione nel nostro Paese è in miglioramento. L’indice Rt nazionale è sceso da 0,98 della settimana scorsa a 0,92. Inoltre, anche il valore dell’incidenza dei casi è in calo. Ad oggi, infatti, è a 185 su 100mila abitanti. Da lunedì, inoltre, sono cinque le Regioni che dovrebbero passare in zona arancione: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Toscana. Ancora in dubbio, invece, la Calabria, che attualmente si trova in zona rossa.
A restare in rosso ci sarebbero anche Campania, Puglia e Valle d’Aosta. Ad attendere l’ordinanza del ministro della salute Roberto Speranza ci sarebbe anche la Sardegna, che rischia di passare in zona rossa a partire da lunedì 12 aprile.
Speranza: “Dobbiamo essere prudenti”
Secondo quanto emerso dalla bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, si osserva una diminuzione del livello generale di rischio. Ci sono però quattro Regioni con un livello di rischio alto. Queste sono: Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Liguria.
“Da qui a qualche ora firmerà delle ordinanze e sulla base dei numeri che abbiamo una parte significativa delle ordinanze porterà una parte del territorio dal rosso all’arancione. Ciò significa che le misure hanno prodotto una prima piegatura della curva, ma il contesto è ancora molto complicato, con un tasso di diffusione del virus significativo e delle intensive piene” ha detto Roberto Speranza, ministro della Salute.
E ha aggiunto: “La situazione in Europa non è facile. La Francia è in lockdown, la Germania invoca un nuovo lockdown. Da noi le chiusure e le aree rosse delle ultime settimane stanno portando i primi risultati. Oggi diverse Regioni andranno in area arancione, ma dobbiamo essere prudenti”.
Cosa cambia per le Regioni che passano in zona arancione
Nelle cinque Regioni che da lunedì 12 aprile torneranno arancione potranno riaprire i negozi non essenziali e sarà possibile fare visita, una volta al giorno e rispettando il coprifuoco, a parenti e amici. Come per Natale e per Pasqua, sarà possibile far visita in massimo due non conviventi, minori di 14 anni esclusi. Non sarà ancora possibile, però, uscire dalle Regioni, se non per comprovate esigenze di lavoro e necessità, o per raggiungere le seconde case.
Inoltre, nelle Regioni in zona arancione, potranno tornare a scuola gli studenti fino alla terza media e quelli degli istituti superiori fino al 50%.