Da Manchester con amore. È la scritta che è comparsa su un missile a bordo di un aereo della RAF destinato alla guerra contro l’Isis in Siria. Secondo quanto riporta il Daily Mail, la scritta, con tanto di cuoricini, è comparsa su un profilo Twitter (da cui ora è scomparsa) e, sempre secondo il quotidiano, è stata confermata da una fonte della Royal Air Force. L’iniziativa sarebbe stata presa da un singolo, colpito dall’attentato alla Manchester Arena che è costata la vita a 22 persone, tra cui bambini e adolescenti, oltre al ferimento di 64 persone, di cui alcune in modo grave.
La fonte della Raf ha confermato che la foto è autentica. “Il senso del messaggio è comprensibile“, ha aggiunto la fonte, chiarendo che è “improbabile che il responsabile venga punito“.
L’usanza di scrivere dei messaggi sulle bombe risale alla Seconda Guerra Mondiale quando i caccia inglesi e americani usavano le bombe per mandare il loro personale messaggio direttamente ad Adolf Hitler (“Buona Pasqua, Adolf“) o ai vertici dei nazisti (“Corri Rommel, corri“) e da allora è tornata ciclicamente.
È successo per esempio nei raid contro Osama Bin Laden (“Caro Osama, pacco speciale dalle cheerleader americane“) e in quelli contro Saddam Hussein. Gli ultimi esempi risalgono alla guerra contro l’Isis: nel 2014 dalla Giordania era arrivata la scritta “Da una coraggiosa pilota giordana a Baghdadi“, mentre nel 2015 erano stati americani e russi a “dedicare” le bombe agli attentati di Parigi, scrivendo sugli ordigni un chiaro messaggio: “Questo è per Parigi“.
La pratica è dunque nota; l’unica speranza che ci rimane è che queste bombe non colpiscano obiettivi civili, uccidendo magari adolescenti e bambini, come ha fatto Salam Abedi a Manchester.