Anche chi non ha mai versato contribuiti in tutta la sua vita può avere diritto alla pensione. Ecco tutte le informazioni a riguardo.
Uno degli obiettivi che la società ci ha imposto per vivere al meglio e che tutti noi aspiriamo è quello di ottenere un bel posto di lavoro che ci possa dare uno stipendio adeguato e rispettoso per poter un domani andare in pensione e godere del resto della nostra vita.
Il lavoro è uno dei temi fondamentali della nostra Repubblica, anche se ultimamente la situazione in Italia non è delle migliori e per tanto si è sempre cercato di introdurre nuove manovre da parte del Governo per far fronte a questo problema.
Pensione: si può avere anche senza contribuiti
Molte persone tendono a lavorare con un contratto chiamato “a nero” ossia prestando il loro servizio a datori di lavoro che danno loro dei soldi senza un vero e proprio contratto ai limiti della legalità accettando di non avere dei contributi pur di portare il pane a casa.
Al contrario, i lavoratori con contratto a tempo indeterminato o i liberi professionisti tendono ad avere nel loro fondo pensionistico una quota che ogni anno viene versata all’Inps per poi poter in futuro conseguire un assegno pensionistico.
Al momento per avere questa pensione ci sono dei limiti e sono quelli di avere 67 anni d’età e almeno 20 anni di contributi ma ci sono casi in cui questi ultimi possono essere inferiori o addirittura non essere mai versati.
Questo è il caso degli assegni sociali ossia una misura assistenziale che viene erogata a quella porzione di popolazione che ha molti problemi riguardo il reddito e l’arrivare a fine mese.
Questo assegno viene rilasciato anno dopo anno in base a dei criteri e quindi possono esserci degli aumenti che vanno ad innalzarsi con il passare del tempo anche se per il momento è di 468,28 euro per 13 mesi.
Ci sono però dei limiti per poterlo ottenere e questi sono 6.085,43 euro per quanto riguarda il nucleo famigliare composto da una sola persona mentre per le coppie è di 12.170,86 euro, cifre al momento molto basse se si considera l’aumento dei prezzi in corso in quest’ultimo periodo.
La proposta dell’Inps
Per far fronte a questi problemi, il Governo ha stanziato alcuni Decreti Aiuti con l’emissione di Bonus anche se questi in alcuni casi hanno una cifra irrisoria che ha fatto infuriare milioni di italiani che si sentono presi in giro.
Però sia l’Inps che il governo che è stato appena eletto hanno promesso di trovare una soluzione dando aiuti più proficui a quei cittadini che hanno i criteri per poter usufruire di questo trattamento assistenziale.
Ed è proprio l’Inps che sta cercando di trovare soluzioni che si avvicinano di più alla questione umana dovuto dal fatto che in altri paesi del mondo e in Europa si è trovato il metodo di essere più vicini al popolo con sostegni più solidari e di gran lunga più consistenti dal punto di vista della cifra.
Di conseguenza, ci si aspetta che ci sia un cambiamento riguardo queste possibilità dato che l’inflazione e la guerra in Ucraina non hanno fatto altro che peggiorare la situazione già molto discutibile in Italia riguardo gli assegni pensionistici e la questione sul lavoro.
Però, grazie a questa manovra dell’assegno solidare e sociale, anche le persone che hanno raggiunto l’età minima di pensionamento e nella loro vita per vari problemi non hanno potuto svolgere lavori hanno diritto ad una quota di pensione.
In questo modo, si potrebbe dare dignità anche all’essere umano in sé e non farlo sentire un parassita dello Stato come spesso alcuni cittadini sono stati designati nel corso degli anni per via del loro non dare apporto alla società.