Sul sito della Camera, come da prassi, sono state pubblicate le documentazioni patrimoniali di alcuni deputati della XIX legislatura. A spiccare è soprattutto il reddito (riferito all’anno 2021) di Giulio Tremonti, eletto l’ultima volta a Montecitorio, tra le fila di Fratelli d’Italia, il partito della premier Giorgia Meloni. Con oltre un milione di euro, il ministro dell’Economia e delle Finanze dei governi di Silvio Berlusconi è il più ricco di tutti.
Tra chi, invece, ha guadagnato di meno, c’è sicuramente Aboubakar Soumahoro, eletto con l’alleanza Verdi e Sinistra Italiana, ma ora passato al gruppo misto. L’ex sindacalista dei braccianti, nel 2021, ha guadagnato poco più di 9mila euro all’anno, mentre Nicola Fratoianni, così come tanti altri, può vantare un reddito che si aggira sui 100mila euro, anche questi annui.
Uno degli argomenti più gettonati quando si parla di politica è: “Ma quanto sono ricchi e quanto prendono di stipendio i parlamentari?“. La somma che ciascuno di loro percepisce, però, non è un mistero, anzi: rientra tra gli obblighi di legge, come si legge nel sito della Camera, rendere pubblica la documentazione patrimoniale anche e soprattutto attraverso il sito internet dell’aula di Montecitorio (o di Palazzo Madama, se si tratta del Senato, ovvio).
Al momento, la camera presieduta da Ignazio La Russa ancora non ha provveduto a comunicare i redditi dei 206 senatori, ma lo ha fatto l’Ufficio di Presidenza di quella di Lorenzo Fontana, che però non ha finito il suo lavoro.
Tra i redditi disponibili, c’è sicuramente quello del presidente, eletto il 25 settembre tra le fila della Lega di Matteo Salvini, ma che già nella scorsa legislatura sedeva tra i banchi della Camera. Il numero uno di Montecitorio, che non possiede macchine, né altri tipi di veicoli, nel 2021 ha percepito un reddito di 99.465 euro, poco di più del fondatore del suo partito, Umberto Bossi, che è arrivato a 99.702 euro.
Rimanendo tra le fila della maggioranza, uno dei paperoni della Camera è sicuramente l’ex ministro del Tesoro dei governi di Silvio Berlusconi, Giulio Tremonti, in questa legislatura passato da Forza Italia al partito della premier Giorgia Meloni – di cui ancora non sono stati forniti i documenti. Il politico di Fratelli d’Italia che possiede diversi immobili e terreni tra Lorenzago di Cadore e Pavia, ha dichiarato oltre un milione e mezzo di euro (per la precisione 1.588.099 euro) percepiti per il 2021, ed è per questo che si laurea tra i più ricchi.
Piuttosto importante anche lo stipendio del segretario uscente del Partito democratico, Enrico Letta. Stando alla dichiarazione dei redditi pubblicata sul sito dell’aula di Montecitorio, il dem ha guadagnato 388.863 euro, molti di più del suo predecessore, Nicola Zingaretti, fermo ad appena (si fa per dire) 129.253 euro, ma che può contare su delle proprietà registrate a suo nome, e molti di più ancora di chi potrebbe succederlo alla guida dello schieramento, come Elly Schlein.
La deputata ed ex vice governatrice dell’Emilia-Romagna ha percepito nel 2021 un reddito da 88mila euro tondi tondi e non possiede né case, né auto. A differenza, invece, di Giuseppe Conte, presidente del MoVimento 5 stelle ed ex inquilino di Palazzo Chigi. Rimasto alla guida del Paese per appena un mese (quell’anno), l’avvocato di Volturara Appula ha dichiarato un fatturato di 34.095 euro, ma ha anche una Jaguar a nome suo, vecchia del 1996.
Quanto al co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, entrato in Parlamento nell’alleanza con Nicola Fratoianni e Sinistra Italiana, ha guadagnato nel 2021 78.829 euro, qualcuno in meno rispetto al suo alleato, arrivato invece, grazie allo stipendio da parlamentare, a 105.660 euro (mica male). A proposito dei rossoverdi, il titolo di più “povero” va all’ex deputato del gruppo, ora entrato a far parte del misto, Aboubakar Soumahoro.
Malgrado le tante polemiche sugli abiti della moglie, indagata con la suocera dalla Procura di Latina per il caso di due coop in cui venivano gestiti (pare male) i migranti, l’ex sindacalista dei braccianti ha guadagnato solo 9.150 euro, ma possiede a Roma un fabbricato in comproprietà con qualcuno.
Mediamente, considerati anche i documenti patrimoniali di Maria Elena Boschi, già deputata e ministra tra le fila del Pd poi passata a Italia Viva di Matteo Renzi, Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera in quota Forza Italia, il ministro per l’Agricoltura e il Sovranismo alimentare, Francesco Lollobrigida, lo stipendio medio di chi aveva già prima uno scranno in Parlamento si aggira intorno ai 100mila euro, euro più euro meno.
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