Dal primo marzo 2023 scatta un interessante divieto: è impossibile circolare con queste auto inquinanti. L’importo della sanzione è pari a 658 euro.
Si tratta di una misura che entra nel pack “Fit for 55“, che racchiude 13 provvedimenti per il raggiungimento della finalità zero emissioni da parte dell’UE. Il Parlamento comunitario ha revisionato al ribasso gli standard di performance in materia di emissioni di anidride carbonica per auto di nuova produzione. Entro l’anno 2035 le disposizioni prevedono il raggiungimento di 0 emissioni per la mobilità delle vetture. Il Parlamento dell’UE ha proposto il blocco della vendita di vetture e di veicoli commerciali leggeri a diesel, a benzina e a combustione interna. Ora si attende il summit tra il Consiglio e la Commissione comunitaria.
A partire dall’anno 2035 non potranno essere oggetto di immatricolazione sul mercato automobilistico a combustione interna, mentre i veicoli circolanti potranno essere utilizzati fino al termine del ciclo di vita. I veicoli a 0 emissioni, quelli con propulsore ad idrogeno e quelli elettrici, possono continuare ad essere commercializzati. Dopo la Cina e gli USA, l’Europa è la terza produttrice a livello mondiale di anidride carbonica. Per ridurre le emissioni dell’UE è necessario agire sul settore del trasporto privato. Le case automobilistiche dei veicoli su ruote hanno ancora un po’ di tempo a disposizione per implementare strategie di produzione e introdurre nuovi modelli che rispettino le direttive comunitarie.
Violazione Blocco Traffico: i trasgressori sono puniti con una sanzione
I trasgressori sulle norme sulla violazione del blocco del traffico sono puniti con l’irrogazione di una sanzione di importo variabile da 160 a 658 euro. In caso di recidiva nell’arco di 2 anni, l’automobilista va incontro alla sospensione della patente di guida. Le Forze dell’Ordine sono chiamate a registrare le irregolarità: possono fare le sanzioni la Polizia di Stato, la guardia di finanza, i Carabinieri, la polizia provinciale, funzionari del Ministero dell’Interno, vigili urbani, corpo forestale dello Stato, addetti al servizio di polizia stradale, polizia penitenziaria. L’automobilista può presentare ricorso per richiedere l’annullamento del verbale per violazione del blocco.
L’automobilista dalla ricezione della notifica ha la possibilità di rivolgersi al Giudice di Pace entro 30 gg o al Prefetto entro 60 gg. Nel caso in cui ci si rivolga al Giudice di Pace è necessario pagare una tassa di importo pari a 43 euro e obbligare il Comune al rimborso, nel caso in cui si vinca. Ogni automobilista deve inviare i documenti utili che provano la malattia della persona trasportata, i nomi dei testimoni ed il verbale del Pronto Soccorso. Se l’automobilista viene fermato una seconda volta riceve una seconda sanzione per violazione del blocco del traffico.