Il Psg, secondo i media francesi, avrebbe scelto il nuovo tecnico. L’accordo sarebbe a un passo con Luis Enrique, dopo il no incassato da Nagelsmann.
Luis Enrique è stato individuato dai media francesi come possibile nuovo allenatore del Psg. Lo rivela l’Equipe, che parla di accordo a un passo tra l’ex tecnico della nazionale spagnola e i parigini. La società avrebbe puntato su di lui dopo il no incassato da Nagelsmann, ex Bayern Monaco esonerato a stagione in corso dai bavaresi. Trattativa in dirittura d’arrivo secondo quanto riferito dai transalpini: era stato fatto un sondaggio anche per l’allenatore del Bologna Thiago Motta. Pronto Luis Enrique all’ennesima rivoluzione tecnica in casa Psg, dopo la delusione Galiter e il suo recente esonero.
Nella giornata di oggi, i media francesi hanno fatto trapelare il nuovo nome per la panchina del Psg. Si tratta di Luis Enrique, che secondo L’Equipe sarebbe a un passo dai parigini. “Il Psg ha scelto Luis Enrique” titola il noto quotidiano nel pomeriggio di oggi, rifacendosi a fonti interne al giornale.
Un accordo che sarebbe praticamente ai dettagli, spiega il quotidiano francese. In questi giorni, anche in ottica mercato, pesava molto quel punto interrogativo sulla panchina del Paris, che una volta siglato il contratto con l’ex allenatore della Spagna potrebbe finalmente gettarsi a capofitto nell’ennesima estate di fuochi d’artificio. Benché qualche stagione fa i proprietari e la dirigenza avessero annunciato una pausa dai grandi nome, con l’intento di voler mettere sul tavolo un percorso più ordinato e fatto da meno virtuosismi, l’eliminazione dalla Champions di quest’anno arrivata agli ottavi di finale ha gettato tantissima benzina sul fuoco.
Ed ecco che, dopo l’esonero di Galtier – già ampiamente previsto proprio dopo la sconfitta contro il Bayern Monaco – sarebbe Luis Enrique a doversi fare carico della ripartenza. Una rivoluzione tecnica è infatti dovuta dalle parti di Parigi, che mira quest’anno a un mercato importante dopo aver blindato Mbappé almeno per un’altra stagione.
La panchina del Psg, che sembrava essere la più scomoda d’Europa infatti aveva incassato anche il no di Nagelsmann, che si è accodato a un altro rifiuto autorevole: quello di Zidane. L’addio di Messi, le voci su Verratti, Hakimi, e ancora il caso Mbappé di certo non rendono molto appetibile la guida tecnica del Paris (eccezion fatta probabilmente per le sempre generose offerte economiche).
L’annuncio del tecnico spagnolo, dice L’Equipe, potrebbe arrivare nei prossimi giorni, mentre un tentativo era stato fatto anche per Thiago Motta. Il tecnico del Bologna piace tanto alla dirigenza parigina, che aveva già avuto modo di conoscerlo durante la sua militanza da calciatore al Parco dei Principi durata 7 stagioni. Inoltre l’ex Inter aveva iniziato proprio a Parigi la sua avventura da allenatore con l’Under 19 degli attuali campioni di Francia.
La settimana prossima potrebbe essere fissato l’annuncio ufficiale, mentre non ci sono ancora notizie relative alle cifre. Gli accordi, raccontano i media transalpini, sarebbero ai dettagli.
Ancora una rivoluzione in panchina per il Psg, che ogni estate infiamma il calciomercato ma che non è mai riuscito a dare continuità al progetto tecnico. Bisogna risalire forse ai tempi di Carlo Ancelotti e di Leonardo dirigente per ricordare un briciolo di visione lungimirante; poi il club di Nasser Al-Kheliafi ha brancolato nel buio, nonostante le decine di stelle arrivate sotto la Torre Eiffel.
Paradossale, visti i campioni in rosa secondo alcuni. Per altri invece inevitabile risultato di una evidente confusione in società. La voglia, o per meglio dire l’ossessione di primeggiare in Europa, ha portato il club a cambi in panchina piuttosto sbalorditivi, come quello di Tuchel – che dopo l’esonero aveva poi trionfato alzando la Coppa con il Chelsea.
Il dominio in terra nazionale non basta più, soprattutto considerando il fatto che il Paris adesso in Ligue 1 arriva spesso scarico di motivazioni – quest’anno è arrivato avanti di un solo punto al Lens (85-84). La Champions invece quella è una continua delusione. Quest’anno è arrivata l’eliminazione dopo un buon girone, ai danni del Bayern Monaco (complice anche un po’ di sfortuna nei sorteggi) agli ottavi di finale. L’ennesima figuraccia al primo turno ha portato i proprietari a rivalutare tutto quello che di buono si era detto su Christophe Galtier. Il francese, silurato la scorsa settimana, era arrivato a Parigi acclamato dalla critica, con più dogmi e regole del tipo: “Basta cellulari a tavola” che vere svolte tattiche.
La confusione è dimostrata dai nomi e dai numeri. Le Parisien infatti ha calcolato che, oltre alla buonuscita che toccherà a Galtier dopo il suo esonero – contratto in scadenza nel 2024 – ossia 6 milioni di euro. Così come era costato l’addio anzitempo di Pochettino, 10 milioni e Tuchel, 8 milioni, tutti esonerati senza motivazioni apparenti.
L’onore e l’onere di fare i conti con la complessa dirigenza parigina toccherà adesso, verosimilmente, a Luis Enrique. Il tecnico che ha lasciato la Roja dopo la delusione del mondiale in Qatar ha vinto la Champions League alla guida del Barcellona nel 2015, contro la Juventus di Allegri, mettendo a segno nello stesso anno il triplete. Ha inoltre allenato la Roma nella stagione 2011-12. Chissà che l’esperienza dell’ex blaugrana basterà a far trovare finalmente serenità all’ambiente, che nonostante i miliardi spesi sul mercato non ha mai trovato soddisfazioni in campo internazionale.
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