Dopo un’interrogazione presentata da un esponente PD al Comune di Pietrasanta, in cui chiedeva di verificare le autorizzazioni, è iniziato il conto alla rovescia per la struttura in legno costruita e ‘abitata’ da Daniela Santanché sulla spiaggia vicino al Twiga di Flavio Briatore, cogestito dalla stessa senatrice di Fratelli d’Italia insieme alla Mammamia srl. Il Comune di Pietrasanta ha infatti stabilito che la pagoda del Twiga, una confortevole capanna di circa cinquanta metri quadrati, dovrà essere demolita, o meglio smontata e portata via entro fine ottobre. La reazione della senatrice non si è fatta attendere, e dopo aver sottolineato, tra le altre cose, che la struttura è stagionale, ha attaccato il consigliere comunale Pd Ettore Neri che di fatto ha sollevato il caso con l’interrogazione comunale.
”Questo è un attacco personale da parte di un consigliere che ha la tenda a cinque metri da me, nello stabilimento accanto, ed è abbronzato solo a sinistra perché guarda sempre dalla mia parte, forse per debolezza del sesso maschile, non so”, aveva detto Santanchè a Il Fatto quotidiano.
La risposta da parte del diretto interessato che ha fatto scoppiare il caso non si è fatta attendere: ”Ci dovrebbe essere un limite alla decenza, alla faccia tosta, alla mistificazione, alla menzogna”, ha replicato il consigliere del Pd Neri.
Ma se il Piano comunale di Utilizzo degli Arenili prevede solo tende o ombrelloni, di fatto la presenza della maxi capanna in riva al mare sembra proprio abusiva. Daniela Santanchè ha invece sempre sostenuto di avere agito rispettando le leggi e chiedendo a chi di dovere le dovute autorizzazioni.
Nella battaglia per tenere in piedi la pagoda sulla spiaggia presso il lussuoso stabilimento a Marina di Pietrasanta è poi intervenuto lo stesso sindaco di Pietrasanta Alberto Giovannetti, che ha delega all’edilizia e all’urbanistica, a cui la struttura piace, e che vorrebbe fare di tutto per salvarla dalla demolizione: “A me personalmente piace e a fine stagione sentirò i balneari per un’eventuale modifica al Piano arenili”. Ma il sindaco eletto nelle liste del centrodestra ci ha tenuto a precisare che non saranno fatte preferenze: ”Un’eventuale autorizzazione a installare pagode sul litorale riguarderà tutti o comunque chi vorrà o potrà farlo” ha dichiarato alla Nazione.
Il problema, rilancia Rossano Forassiepi, della segreteria del Pd di Pietrasanta, ingegnere ed ex assessore all’urbanistica, è che tutta la zona “È soggetta a demanio marittimo, le costruzioni sono inibite. Il cambiamento normativo dovrebbe avere il nullaosta della sovrintendenza ai beni culturali. Bisogna chiedersi cosa significhi per tutto il litorale di Pietrasanta, che comprende più di 100 stabilimenti balneari, dare il via libera a questo tipo di strutture. Può cambiare i connotati alla nostra riviera, che si è sempre salvata nel tempo, perché ha saputo mantenere la tradizione”.
Al momento, però, se le cose non cambiano prima, per legge la pagoda starà ancora in piedi fino al 23 ottobre, per poi essere smontata quando la stagione balneare sarà praticamente finita.
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