Danilo Valeri, il ragazzo di vent’anni che è stato rapito alle due di notte, a Roma, prelevato da sei/sette persone a Ponte Milvio, è stato ritrovato dalla polizia, con cui adesso si trova. Il ragazzo, fanno sapere dalla squadra mobile, è in buone condizioni di salute.
Al momento, continuano le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti in stretto raccordo con la Dda di Roma.
È stato ritrovato Danilo Valeri, il ragazzo “rapito” nella notte a Ponte Milvio a Roma
Danilo Valeri è stato ritrovato, ed è nelle mani della polizia. Il giovane di vent’anni, prelevato oggi, alle due di notte, da un locale nella zona di Ponte Milvio, epicentro della movida di Roma Nord, da sei/sette persone che poi lo hanno costretto con la forza a salire in macchina, hanno fatto sapere le forze dell’ordine, è in buone condizioni di salute.
Nonostante, però, il ritrovamento del ragazzo, proseguono le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti, anche in stretto raccordo con la Dda di Roma. Al momento, non ci sono ipotesi su chi possa essere stato, sicuramente la zona è terra di alcune organizzazioni malavitose, come albanesi, ‘ndranghetisti, ma anche ultrà.
Valeri, tra l’altro, è figlio del boss Maurizio, detto il Sorcio, titolare di un autolavaggio a San Basilio, in cui, secondo gli inquirenti, gestisce anche due importanti piazze di spaccio. A maggio fu gambizzato nell’ambito di un regolamento di conto con il clan rivale, quello dei Marando.
I responsabili del locale: “Siamo contenti che abbiano trovato il ragazzo”
All’AdnKronos, hanno parlato i due titolari del locale, il Moku, in cui ieri Valeri è stato “rapito”: “Siamo contenti che abbiano trovato quel ragazzo, finalmente. Ora i poliziotti ci hanno chiesto le immagini delle telecamere di videosorveglianza“, hanno detto Fabio e Marco.
“Non lo avevamo mai visto nel locale, solitamente ci intratteniamo a parlare con persone più grandi – hanno aggiunto -. Ieri era una serata tranquilla, non abbiamo visto colluttazioni e all’interno non c’erano tensioni, considerata anche la presenza degli addetti alla sicurezza, già sentiti dalle forze dell’ordine“.