La Danimarca è il primo paese a sospendere in modo definitivo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Lo rende noto l’Agenzia Nazionale della Salute che ha confermato la notizia trapelata questa mattina dell’emittente televisiva danese TV2. Nonostante l’Ema si sia espressa a favore dell’utilizzo del siero, la Danimarca annuncia che il vaccino anglo-svedese non sarà più incluso nel piano aggiornato di vaccinazione. Nel mirino dei vaccini sospetti, finisce anche il vaccino Johnson & Johnson, sospeso momentaneamente negli Stati Uniti, in attesa di ulteriori indagini.
Leggi anche: Vaccino Johnson & Johnson, in Italia si attende il parere dell’Aifa
Perché la Danimarca ha sospeso definitivamente AstraZeneca
Ma il direttore dell’Agenzia Soeren Brostrom ci tiene a fare una precisazione. Se la Danimarca fosse stata sotto pressione per quanto riguarda il numero di vittime e contagi, non avrebbe esitato a ricorrere al vaccino AstraZeneca. Ma, alla luce di un possibile collegamento tra casi molto rari di coaguli di sangue anomali, perdita di sangue, bassa conta piastrinica e il vaccino di AstraZeneca, la Danimarca ha preferito sospendere il vaccino in via definitiva. Attualmente l’epidemia è sotto controllo nel Paese e altri vaccini contro il Covid-19 sono ampiamente disponibili. Pare che anche questi fattori siano stati determinanti nella decisione dell’Autorità sanitaria danese “di continuare il suo programma di vaccinazione contro il Covid-19 senza il vaccino di AstraZeneca“.
Anche in Italia tanti rifiutano AstraZeneca
Tra sospensione momentanee e definitive del vaccino anglo-svedese, sono molte le persone che anche in Italia rifiutano la somministrazione di AstraZeneca. “Il rifiuto del vaccino AstraZeneca è un fenomeno che negli ultimi giorni sta diventando più importante di quello che possiamo pensare“, ha denunciato il direttore generale del Welfare di Regione Lombardia, Giovanni Pavesi. La percentuale di persone che ha rifiutato AstraZeneca ha raggiunto la soglia del 15%. Ma “abbiamo la sensazione che si tratti di un valore in crescita“, ha proseguito il direttore Pavesi, che ha ribadito quali sono le conseguenze. Chi rifiuta il vaccino, finisce infatti in fondo alla lista di attesa.