I due – un ragazzo di 16 anni e uno di 15 – sono stati denunciati per pericolo di disastro ferroviario causato da danneggiamento in concorso.
I due adolescenti avrebbero rimosso le protezioni poste su alcuni regolatori di potenza della stazione di Budrio, in provincia di Bologna, rischiando di causare un disastro e provocando non pochi ritardi alla circolazione dei treni. La denuncia, che ha fatto scattare le indagini, è arrivata il 12 ottobre scorso ai carabinieri di Budrio, quando un 35enne – incaricato da Ferrovie – ha denunciato il danneggiamento di un segnale ferroviario. A quel punto i carabinieri hanno visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in stazione e hanno identificato i due responsabili.
Due adolescenti denunciati per danneggiamento alla ferrovia di Budrio
Sono stati denunciati per danneggiamento dai carabinieri della compagnia di Budrio i due studenti di 15 e 16 anni che sono accusati di aver rimosso le protezioni di alcuni regolatori di potenza che sono posizionati sui binari della stazione ferroviaria di Budrio (Bologna). I due adolescenti – entrambi incensurati – con la loro azione avrebbero reso necessarie una serie di procedure atte a evitare un disastro ferroviario. Non solo, la rimozione delle protezione avrebbe causato anche numerosi ritardi sulla linea.
Le indagini da parte dei militari di Budrio sono scattate il 12 ottobre scorso, quando il capo operatore della linea ferroviaria Portomaggiore ha denunciato ai carabinieri della locale stazione il danneggiamento di un segnale ferroviario, spiegando che la sera del 10 ottobre era stato messo a conoscenza della mancanza del segnale di partenza del binario 1, cosa che lo stesso tecnico aveva poi verificato di persona il giorno seguente. È stato in quel frangente che si è accorto che qualcuno aveva aperto uno sportello e rimosso le protezioni dei regolatori di potenza. La manomissione ha provocato ritardi nella circolazione dei treni e ha rischiato di causare un disastro ferroviario, facendo scattare le misure di sicurezza.
I carabinieri hanno quindi visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza, grazie alle quali sono stati identificati i due studenti, che sono stati poi denunciati e attesi in caserma con i rispettivi genitori.