Dario Fo, la lettera d’addio di Adriano Celentano: ‘In Dio ci credevi ma non lo sapevi’

Dario Fo lettera Adriano Celentano

Tra le tante parole di commiato per Dario Fo non potevano mancare quelle dell’amico Adriano Celentano, che ha pubblicato una lunga lettera d’addio sulle pagine del Corriere della Sera. Nella missiva il ‘molleggiato‘ si rivolge al premio Nobel come se fosse ancora in vita, esaltandolo per quanto ha saputo fare sulla Terra come attore, drammaturgo e uomo di cultura, ma allo stesso tempo ‘rimproverandolo’ per il suo ostinarsi a non voler credere in Dio. Un testo commosso e scanzonato che rispecchia in pieno lo stile di Celentano e mette in risalto il grande affetto che il cantante provava verso Dario Fo.

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‘Ehi, Dario… Dario!… Non far finta di non sentire… tanto lo so che mi senti… e mi vedi… Continui a camminare voltandomi le spalle perché non vuoi farti riconoscere… e non vuoi ammettere che avevo ragione‘. Esordisce così la lunga lettera aperta di Adriano Celentano a Dario Fo. ‘Tu sarai anche stato un Nobel e qui sulla terra hai fatto cose grandiose. Hai rivoluzionato la cultura del modo di essere e restituito la dignità agli oppressi. Cose grandi certo, eri sulla terra, più di quello che hai fatto non potevi fare. Ma di cielo? Di cielo no, di cielo non hai mai capito niente‘.

E sì, il ‘molleggiato’ rimprovera all’amico Fo il suo profondo ateismo, che l’ha portato spesso a scegliere tra i bersagli preferiti della sua satira la Chiesa e tutti gli scandali ad essa annessi (un’avversione peraltro ampiamente ricambiata, visti i tanti interventi del Vaticano contro la comicità di Dario Fo): ‘Ti divertivi a classificarti fra quelli che non credono. Ma come si può essere così Grandi, come lo sei stato tu, e al tempo stesso così ignorante??? Questa cosa mi fa incaz**re!’

Celentano poi continua nella sua lettera, distribuendo egualmente bastone e carota: ‘Una mancanza questa che poteva far crollare l’intero asse del Nobel. Ma loro, quelli che ti hanno premiato, non sono scemi. Quel Nobel te l’han dato a ragion veduta. Se ne son fregati di quello che tu erroneamente sbandieravi. Magari lo facevi apposta per far contenta la tua amata ‘sinistra’, oggi a dire il vero un po’ ammaccata, per andare invece contro la chiesa che di scandali, e sono d’accordo con te, ne ha accumulati non pochi. Ci sono dei filmati che ti ritraggono durante la premiazione, avevi lo smoking, ma la cosa più smagliante era la tua espressione. Un’espressione attraverso la quale non si poteva non leggere quello che sei dentro. È la tua anima che hanno premiato. Ecco perché da lassù, il Padre, ogni volta che tu ti proclamavi ateo si sganasciava dal ridere a tal punto che provocava spaventosi temporali su tutta la terra’.

E qui Adriano Celentano si fa decisamente più dolce, immaginando che in questo momento, davanti alle porte del Paradiso, Dario Fo abbia finalmente capito il suo ‘errore’, anche se per orgoglio non lo ammetterà mai, neanche di fronte al Padreterno: ‘Tu hai sempre creduto caro Dario, solo che non lo sapevi. Oppure lo intuivi ma non volevi ammetterlo. Come stai facendo adesso. Continui a camminare e non ti volti per non dirmi ‘sì, Adriano avevi ragione il Paradiso esiste davvero!!!’. Ma non lo dici. La luce aumenta ma tu non ti volti e ad ogni passo che fai, un pezzo del tuo vecchio e malandato corpo si stacca dal cielo per cadere sulla terra che invecchia gli uomini. Sarebbe curioso, direi quasi spettacolare, se di fronte alla prova schiacciante della tua ritrovata ed eterna giovinezza tu avessi la forza di dire al Padre che sei ateo. Tu saresti capace…‘.

Siamo d’accordo anche noi: Dario Fo ne sarebbe capacissimo!

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