Il data breach è una violazione di sicurezza che comporta, accidentalmente o in modo illecito, la divulgazione non autorizzata ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati. Una violazione dei dati personali può compromettere la riservatezza e l’integrità di dati personali.
Alcuni esempi di data breach sono, l’acquisizione dei dati da parte di terzi non autorizzati; il furto di dispositivi informatici contenenti dati sensibili; la deliberata alterazione di informazioni private; l’impossibilità di accedere ai dati per attacchi esterni, virus e malware.
Al giorno d’oggi, in un mondo estremamente digitalizzato, la violazione ed il furto dei dati personali è un problema molto diffuso e presente. Sono molte le occasioni in cui i nostri dati sensibili sono esposti incautamente ad attacchi esterni. I data breach sono la prova che nel mondo di oggi con troppa leggerezza affidiamo le informazioni personali in mani non proprio sicure.
Dunque è importante trattare con estrema cura i dati personali per non essere soggetti a violazioni di questo tipo, che ormai sono sempre più frequenti e diffuse. Nell’etere informatico una volta inserita un’informazione diventa virtualmente violabile e soggetta a furto, ma soprattutto è importante affidare i propri dati a compagnie sicure ed affidabili.
Purtroppo anche aziende serie e affidabili non sono al sicuro da questo tipo di violazioni, ma anche se colpite da fenomeni di questo genere c’è la garanzia che, essendo strutturate e attente, riescono subito a gestire il problema. Questo è il caso di Ho., colpita nel 2020 dal fenomeno data breach e che prendiamo come esempio di professionalità e sicurezza nella gestione delle violazioni dei dati sensibili.
Di recente l’azienda Ho. ha aggiornato le proprie FAQ aggiungendo utili chiarimenti per i clienti che sono stati interessati dal data breach di dicembre 2020. Nel frattempo, la compagnia ha provveduto a rigenerare in automatico il numero seriale delle SIM degli utenti vittime del furto di dati.
Sono scattate subito le indagini da parte della compagnia per portare alla luce le problematiche derivanti dal data breach. Dalle prime conclusioni è emerso che il furto di dati ha riguardato solo una parte dei clienti di Ho. e si è limitato ai dati anagrafici e ai dati tecnici delle SIM e non ha raggiunto i dati finanziari e di pagamento né i dati relativi al traffico generato sulle SIM.
I clienti interessati sono stati informati in breve tempo. Inoltre, alcuni clienti in possesso di una SIM hanno ricevuto una mail, mentre altri clienti hanno ricevuto un SMS che li informava del furto dei dati e delle misure prese da Ho. e quindi rassicurati sulle tempestive azioni relative al caso.
L’azienda ha messo in chiaro che la portabilità non sarà in alcun modo influenzata dal data breach. Infatti, per scongiurare il rischio di nuovi attacchi di tipo SIM swap, Ho. ha deciso di cambiare il numero seriale di tutte le SIM interessate dal furto di dati. Il codice seriale è un numero identificativo composto da 19 cifre che viene stampato sul retro della scheda telefonica. Con questa operazione automatica, il codice delle SIM legate al furto di dati è stato rigenerato, gratuitamente e senza alcuna azione richiesta da parte dei clienti.
Inoltre, chi vuole passare a Ho. può farlo secondo i tempi e le regole consueti, scegliendo il piano tariffario preferito tra i tanti disponibili.
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