Incendiate cinque auto a Roma, con il logo della Tim. Nelle vicinanze, erano presenti delle scritte che recitavano “No 41 bis”.
![Auto in fiamme](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2023/01/Auto-in-fiamme.jpg)
Sono state incendiate cinque auto con il logo della Tim nel piazzale della sede di Telecom, ubicata a Roma, in via Val di Lanzo. Le fiamme hanno danneggiato altre due macchine che erano nelle vicinanze e distrutto, in totale, tre vetture. Il rogo ha avuto luogo poco distante da alcune scritte che recitavano “No 41 Bis“. Avviate le indagini per individuare i responsabili degli atti. Aperto, al momento, un fascicolo contro ignoti per gli atti commessi.
Auto in fiamme a Roma. Nelle vicinanze scritte No 41 Bis
A Roma sono state alle fiamme cinque auto con logo Tim, all’interno del piazzale della sede di Telecom che si trova in via Val di Lanzo. Il rogo delle vetture è stato appiccato nelle vicinanze di alcune mura, dove erano presenti delle scritte nelle quali si esprimeva dissenso al regime di carcere duro.
“No 41 bis“: questa la frase che si legge e che, in pochi secondi, ci ricollega al caso Cospito, l’anarchico per il quale, nelle ultime ore, è stato predisposto il trasferimento al carcere di Opera a Milano, per volere dei medici dell’ASL di Sassari. L’uomo, come noto, è in carcere sottoposto, per l’appunto, al 41 bis.
In totale, sono andate distrutte tre auto e danneggiate altre due vetture, con due molotov che sono state lanciate contro le due auto della polizia locale di Milano.
![Pompieri che spengono l'incendio](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2023/01/Pompieri-che-spengono-lincendio.jpg)
Sono partite le indagini
Sull’accaduto, stanno indagano il pool antiterrorismo e la Digos per capire se tale episodio può essere collegato agli anarchici, anche se, al momento, non sono state registrate rivendicazioni.
A carico di ignoti, dunque, è stato aperto un fascicolo per incendio e danneggiamento. In zona, inoltre, sono stati ritrovati altri ordigni.
Per quanto riguarda gli attentati incendiari, che si sono svolti a Milano, è stato aperto un fascicolo per incendio e danneggiamento. In definitiva, non sono state trovate le medesime scritte sui muri del posto e non sono state individuate, al momento, connessioni con le agitazioni della compagine anarchica che si stanno svolgendo negli ultimi giorni.
È stata aperta una ulteriore inchiesta a Milano per gli insulti e le urla riservati ai magistrati, lavorando sempre sulla pista anarchica. A questi sono stati riservate frasi come “siete degli assassini“, “fascisti”, “avete le mani sporche di sangue” e, ancora, “vergognativi“.