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Tanti volti nuovi (e meno nuovi) nell’elenco dei vincitori dei David di Donatello 2016, i prestigiosi premi cinematografici assegnati fin dal 1956 dall’Ente David di Donatello dell’Accademia del Cinema Italiano. La cerimonia di premiazione, organizzata finalmente quasi a immagine e somiglianza degli Oscar (grazie Sky) e trasmessa in prima serata su TV8 e Sky Cinema con la conduzione di Alessandro Cattelan, ha visto protagonisti diversi habitué dei David, a cominciare da Matteo Garrone, ma anche, se non soprattutto, numerose novità a cominciare dagli attori protagonisti (e non protagonisti) di Lo Chiamavano Jeeg Robot, trionfatore della serata con ben 7 premi su 16 nomination, al pari de Il Racconto dei Racconti di Garrone, che però ha vinto in molte categorie tecniche. Miglior film, invece, Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese.
Lo Chiamavano Jeeg Robot, il film dell’esordiente Gabriele Mainetti, si è portato a casa i David di Donatello 2016 per il migliore regista esordiente, il migliore attore protagonista (Claudio Santamaria), la migliore attrice protagonista (Ilenia Pastorelli), il miglior produttore (Gabriele Manietti per Goon Films), il migliore attore non protagonista (Luca Marinelli), la migliore attrice non protagonista (Antonia Truppo) e il migliore montatore (Andrea Maguolo e Federico Conforti), dimostrando di essere di gran lunga la pellicola rivelazione dell’ultima stagione cinematografica.
Il Racconto dei Racconti ha invece vinto per la miglior regia di Matteo Garrone, rimpinguando il bottino con le categorie ‘minori’ per il miglior autore della fotografia, la miglior scenografia, i migliori costumi, il miglior trucco, le migliori acconciatore e i migliori effetti speciali.
E dulcis in fundo miglior film dell’anno in Italia è stato premiato Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese: una vittoria non scontata (raramente ai David di Donatello vincono commedie) ma meritata grazie soprattutto all’eccellente cast, da Valerio Mastandrea a Marco Giallini, dove tutti hanno recitato al meglio delle loro possibilità. Genovese ha vinto anche per la miglior sceneggiatura.
Detto dei tre film protagonisti, agli altri sono rimaste soltanto le briciole: l’ottimo Non Essere Cattivo del compianto Claudio Caligari, che al pari di Jeeg Robot partiva da ben 16 nomination, ha ricevuto un solo David di Donatello per il miglior fonico di presa diretta. Un po’ meglio è andata a Youth – La Giovinezza di Paolo Sorrentino, premiato due volte per le musiche per la canzone originale.
David di Donatello 2016 vincitori di tutte le categorie
Miglior film: Perfetti Sconosciuti (di Paolo Genovese)
Miglior regista: Matteo Garrone (Il racconto dei racconti)
Miglior regista esordiente: Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot)
Migliore sceneggiatura: Paolo Genovese, Filippo Bologna, Paolo Costella, Paola Mammini e Rolando Ravello (Perfetti sconosciuti)
Migliore produttore: Gabriele Mainetti per Goon Films, con Rai Cinema (Lo chiamavano Jeeg Robot)
Migliore attrice protagonista: Ilenia Pastorelli (Lo chiamavano Jeeg Robot)
Migliore attore protagonista: Claudio Santamaria (Lo chiamavano Jeeg Robot)
Migliore attrice non protagonista: Antonia Truppo (Lo chiamavano Jeeg Robot)
Migliore attore non protagonista: Luca Marinelli (Lo chiamavano Jeeg Robot)
Migliore autore della fotografia: Peter Suschitzky (Il racconto dei racconti)
Migliore musicista: David Lang (Youth – La giovinezza)
Migliore canzone originale: Simple Song #3 di David Lang, cantata da Sumi Jo (Youth – La giovinezza)
Migliore scenografo: Dimitri Capuani e Alessia Anfuso (Il racconto dei racconti)
Migliore costumista: Massimo Cantini Parrini (Il racconto dei racconti)
Migliore truccatore: Gino Tamagnini, Valter Casotto, Luigi d’Andrea e Leonardo Cruciano (Il racconto dei racconti)
Migliore acconciatore: Francesco Pegoretti (Il racconto dei racconti)
Migliore montatore: Andrea Maguolo, con la collaborazione di Federico Conforti (Lo chiamavano Jeeg Robot)
Migliore fonico di presa diretta: Angelo Bonanni (Non essere cattivo)
Migliori effetti digitali: Makinarium (Il racconto dei racconti)
Miglior documentario di lungometraggio: S is for Stanley – Trentanni dietro al volante per Stanley Kubrick (di Alex Infascelli)
Miglior cortometraggio: Bellissima (di Alessandro Capitani)
Premio David giovani: La Corrispondenza (di Giuseppe Tornatore).