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Gli Studi De Paolis di Roma hanno ospitato una bella e sobria cerimonia dei David di Donatello 2017: i vincitori del maggior numero di riconoscimenti sono risultati gli artefici e i protagonisti del film Indivisibili e Veloce Come il Vento, con 6 David ciascuno, ma tre dei quattro premi principali (miglior film, miglior regia e miglior attrice protagonista con Valeria Bruni Tedeschi) se li è portati a casa La Pazza Gioia di Paolo Virzì. Come previsto, la premiazione dei cosiddetti ‘Oscar italiani’, ottimamente condotti dal confermatissimo Alessandro Cattelan, è stata impreziosita dall’intervento di Roberto Benigni, che oltre a ritirare un David Speciale alla carriera (dedicato alla moglie Nicoletta Braschi), ha intrattenuto la platea con un appassionato e per certi versi commovente discorso sull’importanza del cinema che ha il potere di ‘rendere il mondo meno estraneo e nemico’.
La Pazza Gioia ha vinto in totale 5 David di Donatello: oltre ai 3 già citati, la pellicola di Virzì (al suo secondo David come regista dopo quello per La Bella Vita nel lontano ’95) è stata premiata anche per il migliore scenografo (Tonino Zera) e il migliore acconciatore (Daniele Tartari). Valeria Bruni Tedeschi, premiata come miglior attrice (quarto David in carriera), ha inscenato un curiosissimo discorso di ringraziamento tra lacrime e risa: non si sa bene quanto recitato o spontaneo, ma di sicuro molto divertente (e dal pubblico è partita per lei una standing ovation).
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Il film Indivisibili di Edoardo De Angelis, che al cinema (incassi alla mano) è passato quasi inosservato pur avendo ottenuto ottime critiche (e chissà che adesso non si riesca a riportarlo nelle sale, magari con una migliore distribuzione), partiva con le stesse nomination di La Pazza Gioia (17), ha mancato i David più ambiti, ma si è comunque rifatto con 6 premi tra cui miglior musicista e miglior canzone originale al grande Enzo Avitabile, miglior sceneggiatura originale, miglior produttore, miglior attrice protagonista (Antonia Truppo, che ha bissato il David vinto l’anno scorso con Lo Chiamavano Jeeg Robot) e miglior costumista.
6 statuette, come anticipavamo all’inizio, anche per lo splendido Veloce Come il Vento di Matteo Rovere (16 candidature): quasi tutti premi tecnici (fotografia, truccatore, montatore, suono ed effetti speciali) ma anche il grande exploit di Stefano Accorsi miglior attore protagonista per l’interpretazione del pilota tossico redento Loris De Martino (anche lui al secondo David dopo Radiofreccia del ’99).
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Per quanto riguarda infine gli altri premi assegnati ai David di Donatello 2017, i vincitori delle importanti categorie miglior attore non protagonista, miglior regista esordiente e miglior sceneggiatura adattata sono risultati rispettivamente Valerio Mastandrea (per Fiore), Marco Danieli (per La Ragazza del Mondo) e Gianfranco Cabiddu, Ugo Chiti e Salvatore De Mola per La Stoffa dei Sogni. Delusione invece per Fai Bei Sogni di Marco Bellocchio: 10 nomination ai David di Donatello 2017 ma zero vittorie.
David di Donatello 2017: vincitori di tutte le categorie
Miglior film
La Pazza Gioia, per la regia di Paolo Virzì
Miglior regia
Paolo Virzì, per La Pazza Gioia
Miglior regista esordiente
Marco Danieli, per La Ragazza del Mondo
Miglior sceneggiatura originale
Nicola Guaglianono, Barbara Petronio, Edoardo De Angelis, per Indivisibili
Miglior sceneggiatura adattata
Gianfranco Cabiddu, Ugo Chiti, Salvatore De Mola, per La Stoffa dei Sogni
Miglior produttore
Attilio De Razza e Pierpaolo Verga, per Indivisibili
Miglior attrice protagonista
Valeria Bruni Tedeschi, per La Pazza Gioia
Miglior attore protagonista
Stefano Accorsi, per Veloce come il vento
Miglior attrice non protagonista
Antonia Truppo, per Indivisibili
Miglior attore non protagonista
Valerio Mastandrea, per Fiore
Miglior autore della fotografia
Michele D’Attanasio, per Veloce Come il Vento
Miglior musicista
Enzo Avitabile, per Indivisibili
Miglior canzone originale
‘Abbi pietà di noi’, musica, testi di Enzo Avitabile, interpretata da Enzo Avitabile, Angela e Marianna Fontana, per Indivisibili
Miglior scenografo
Tonino Zero, per La Pazza Gioia
Miglior costumista
Massimo Cantini Parrini, per Indivisibili
Miglior truccatore
Luca Mazzoccoli, per Veloce Come il Vento
Miglior acconciatore
Daniela Tartari, per La Pazza Gioia
Miglior montatore
Gianni Vezzosi, per Veloce Come il Vento
Miglior suono
Presa diretta: Angelo Bonanni – Microfonista: Diego De Santis – Montaggio e Creazione suoni: Mirko PERRI – Mix: Michele Mazzucco, per Veloce Come il Vento;
Migliori effetti speciali
Artea Film & Rain Rebel Alliance International Network, per Veloce Come il Vento
Miglior documentario
Crazy for Football, di Volfango De Biasi
Miglior film dell’Unione Europea
Io, Daniel Blake, di Ken Loach
Miglior film straniero
Animali Notturni, di Tom Ford
Miglior cortometraggio
A Casa Mia, di Mario Piredda
David Giovani
Pierfrancesco Diliberto (Pif), per In Guerra per Amore
3 Future Award
Il Più Grande Sogno, di Michele Vannucci
David Speciale alla carriera
Roberto Benigni.