Davide Carnielli di trenta anni l’unico sopravvissuto alla tragedia della Marmolada del 3 Luglio 2022, il superstite rimasto per due giorni senza nome, dopo cinquanta giorni si sta risvegliando dal coma.
Era ricoverato all’ospedale di Treviso assistito da medici ed infermieri ma, soprattutto, dalle cure amorevoli dei propri familiari. Il giovane con la passione per l’alpinismo dopo cinquanta lunghi giorni di sofferenza per se e per i suoi cari, ieri per la prima volta da quel tragico incidente in montagna, ha riaperto gli occhi.
Il ghiacciaio della Marmolada il 3 Luglio a seguito anche e, forse, soprattutto, dei mutamenti climatici, cede staccandosi. Un seracco della montagna si ribalta ed una massa di 240 mila metri cubi di materiale inizia a rotolare giù. Travolge tutto ciò che trova, inarrestabile stronca la vita di appassionati escursionisti innamorati di quei luoghi.
Alla fine del tragico incidente saranno undici le vittime corpi martoriati sotto il peso enorme della montagna. La vittima più giovane aveva 22 anni.
La montagna, però, restituisce assieme ai cadaveri delle vittime un altro corpo ancora in vita. Un uomo con fratture dappertutto, un trauma cranico ed un grave stato di ipotermia. Non si sa chi sia, resta senza nome per giorni ma i medici non si arrendono lo tengono in vita.
Non si arrende neanche lui, si aggrappa alla vita. I suoi familiari, intanto, accorsi sul posto dato la gravità delle notizie che si susseguono lo credono morto. Solo dopo alcuni giorni chiedendo notizie proprio al governatore Zaia ne fanno la descrizione dettagliata.
Il Governatore che sapeva di un sopravvissuto approfondisce e grazie anche ad un piercing all’orecchio riescono a risalire all’identità dell’escursionista.
Davide Carnielli, trenta anni, consigliere comunale, con la passione della montagna e per l’alpinismo, era sulla strada del ritorno quando la ferocia della Marmolada non ha dato scampo a nessuno meno che a lui.
I genitori e la sorella non riuscivano a raggiungerlo al telefono e, data la portata della tragedia, non avendo notizie a riguardo lo credevano morto ma hanno continuato a cercare e chiedere informazioni.
Oggi dopo cinquanta lunghissimi giorni di agonia, di cure, di speranze disattese è proprio la sorella ad annunciare con un post strappalacrime, soprattutto, di ringraziamento, che Davide ha riaperto gli occhi sta uscendo dal coma.
La degenza dell’uomo non è ancora finita e ci vorrà sicuramente del tempo per ristabilirsi del tutto ma oggi, intanto, lui è un sopravvissuto. L’unico superstite di quella immane tragedia.
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