Davide Ferrerio venne massacrato a Crotone per uno scambio di persona, da allora è in coma presso l’ospedale Maggiore di Bologna.
Il ventenne ha subito una brutale aggressione da parte di un coetaneo di nome Nicolò Passalacqua, di origini rom.
Torniamo all’11 agosto, quando Davide Ferrerio si trovava a Crotone con un amico e si stava recando a mangiare una pizza.
A un certo punto i due hanno incrociato il ragazzo rom e questo l’ha pestato violentemente mentre gli altri che erano con lui lo incitavano.
La madre Giusy è colei che per prima si è fatta portavoce dell’assurdità di questo episodio, anche perché non c’era un movente per quanto accaduto ma Davide sarebbe stato scambiato per un’altra persona.
Davide, tifosissimo del Bologna, lotta fra la vita e la morte e dopo il massacro è stato intubato nell’ospedale di Catanzaro.
Poi è tornato nella sua città presso l’ospedale Maggiore, dove ancora è in coma. Per quanto riguarda il suo aggressore, un ragazzo senza fissa dimora, è stato catturato subito dalle forze dell’ordine con l’accusa di tentato omicidio ma non è stato molto disponibile a parlare.
Solo dopo diverse ore di interrogatorio Nicolò ha confessato l’aggressione dicendo che aveva sbagliato persona, in effetti i due non si conoscevano e fin dal primo momento i genitori si sono chiesti le motivazioni.
L’esatta ricostruzione della dinamica è stata possibile non solo grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona ma anche attraverso l’analisi dei tabulati telefonici e diversi interrogatori.
Secondo i dettagli emersi, quel giorno l’aggressore era con una 17enne e la famiglia di questa. Il gruppo era alla ricerca di un uomo della zona che aveva molestato la giovane sui social.
Questo aveva scambiato diversi messaggi con Nicolò per un incontro, riferendo che aveva una maglietta bianca, la stessa che indossava anche Davide.
Il resto è ben noto e il povero tifoso del Bologna non ha avuto nemmeno il tempo di spiegare l’equivoco, infatti è stato raggiunto da diversi pugni al volto, cadendo sull’asfalto esanime.
I soccorritori lo hanno trasportato in codice rosso presso l’ospedale di Catanzaro e anche se il bollettino medico sembrava in miglioramento, Davide è ancora in coma circondato dall’affetto dei suoi genitori che non lo hanno mai abbandonato.
La madre e il padre di Davide chiedono giustizia dal primo momento, asserendo che il rom ha agito con il chiaro intento di ucciderlo, senza dargli la possibilità di spiegare lo scambio di persona.
Il papà del ragazzo si reca ogni giorno in ospedale per stare vicino a suo figlio e non ha mai smesso di sperare che possa tornare a casa.
“deve avere giustizia, noi non viviamo più, stiamo sopravvivendo e pregando nel risveglio di davide”.
Ha gli occhi pieni di lacrime il Massimiliano Ferrario mentre parla ai microfoni che lo intervistano:
“lo vedo intubato e sofferente, è uno strazio, una cosa tremenda. mio figlio deve avere la giustizia che merita, bisogna fare luce su questa vicenda”.
In realtà sembra che il ventenne avesse sì rivolto uno sguardo alla ragazza rom ma nulla di più, invece è rimasto vittima della spedizione punitiva organizzata per colui che la molestava da mesi.
“tutte le persone coinvolte devono pagare”
questo il grido di dolore di una famiglia straziata che ha riferito in merito alle condizioni di Davide, che restano stazionarie.
Il fratello Alessandro ad esempio gli fa ascoltare le partite del Bologna, sua grande passione. Davide andava sempre allo stadio con gli amici per seguire la sua squadra.
Ora rimane la rabbia quando Massimiliano e Giusy ripensano al motivo per cui il figlio è lì e da quel giorno le domeniche non sono più collegate a eventi calcistici ma a una nuova giornata in ospedale per dare tutto l’affetto possibile a Davide.
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