Davvero un bruttissimo episodio quello avvenuto all’aeroporto di Napoli Capodichino sabato sera scorso: il presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis, si è reso protagonista di una vera e propria rissa con il personale di sicurezza dello scalo campano. Il sindacato dei lavoratori, la Cgil, ha immediatamente emesso un comunicato in cui racconta l’avvenuto e denuncia il comportamento del dirigente affermando che si è trattato di un vergognoso e irrispettoso episodio, chiedendo che venga dunque perseguito per la sua violenta e minacciosa reazione. Ma cosa è successo? Leggiamo la ricostruzione.
De Laurentiis ha trascorso il sabato in barca godendosi la bella giornata di sole e il mare tranquillo, poi si è recato con diciotto collaboratori presso lo scalo di Capodichino per raggiungere la squadra in ritiro in Trentino. L’aeroporto era, come da previsione, densamente popolato e così il presidente del Napoli ha preteso di poter saltare tutte le code passando per i varchi destinati all’equipaggio di volo. Il suo desiderio è stato accontentato e, come riportano i presenti, nessuno ha nemmeno ringraziato: i 19 si sono limitati a transitare, non prima di chiedere anche un servizio di facchinaggio.
E a chi è stato chiesto? A uno degli agenti della Polaria in servizio all’aeroporto. “Non sono qui per questa mansione“, ha risposto il poliziotto con cortesia, ma il presidente del Calcio Napoli ha rilanciato esigendo un autobus privato per raggiungere la scaletta dell’aereo. Richiesta rifiutata per motivi di sicurezza. Da lì è scattata la veemente reazione di de Laurentiis, che prima avrebbe urlato all’agente di polizia “Non seguirmi, non mi servi più“, seguita poi da una gomitata alla gola dello stesso. Lo staff ha provato a trattenerlo ed è scattata la mezza rissa. Ci sono diversi precedenti, Aurelio non è certo uno che trattiene i propri istinti, come già successo con un tifoso qualche tempo fa.
Ne escono due agenti contusi. La Questura ha tenuto l’episodio nascosto fino a oggi, ma la verità è venuta fuori e i sindacati hanno emesso un comunicato di denuncia: “Quello che è accaduto è vergognoso e dimostra ancora una volta come personaggi che credono di essere al di sopra della legge non amino il rispetto delle regole e il lavoro che le forze dell’ordine svolgono per tutelare i cittadini. Al presidente della società è stato cortesemente consentito, pur non avendone diritto alcuno, di imbarcarsi attraverso il varco riservato. Ma se de Laurentiis giunge ad aggredire i poliziotti fisicamente provocando loro contusioni e lesioni è mortificante per i lavoratori della polizia e ignobile per chi si crede al di sopra della legge. La polizia è al servizio dei cittadini e non come crede de Laurentiis, dei privati, addirittura con mansioni di “domestico”“.
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