Dopo lo straordinario successo al botteghino, non sorprende sapere che a Hollywood si lavora già su Deadpool 2, sequel del fortunato primo capitolo attualmente nelle sale italiane. La gestazione del film è stata lunga e laboriosa, sempre imbrigliata in ferree indicazioni di budget, mantenuto infatti piuttosto basso per gli standard di un blockbuster, ovvero 58 milioni di dollari. L’iniziale timore di un’accoglienza tiepida è stata subito spazzato via non appena Deadpool ha raggiunto i cinema di tutto il mondo, incassando, al momento, l’esorbitante cifra di 500 milioni di dollari e in costante crescita.
Il protagonista Ryan Reynolds ha sempre creduto fortemente nel progetto, tanto da confermare all’istante il suo coinvolgimento in Deadpool 2, sequel del primo esplosivo film dedicato al supereroe sui generis ‘Mercenario chiaccherone‘. Se per questo iniziale tentativo Reynolds si è, per così dire, accontantato di un compenso di soli 2 milioni di dollari, per il secondo episodio il suo caché potrebbe arrivare su ben altre cifre, più simili a quelle dei colleghi di successo che dominano l’industria cinematografica americana. In aggiunta alla paga base, a Ryan era stata concessa una percentuale sugli incassi, mossa che gli ha permesso di rimpinguare considerevolmente l’iniziale gruzzolo, vista l’altissima affluenza conquistata dalla pellicola nelle prime settimane di proiezione mondiale.
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L’investimento su Deadpool non ha soltanto giovato alle tasche di Ryan Reynolds, ma anche alla sua reputazione. L’attore viene, infatti, da un periodo non esattamente roseo, segnato da flop al botteghino come Lanterna Verde, Poliziotti dall’Aldilà e Scomparsa. Questa rinascita professionale ha già dato i suoi frutti, permettendo a Reynolds di portare avanti il progetto Deadpool 2, già in fase di elaborazione con la sceneggiatura, e di mettere in cantiere altre due pellicole, il film d’azione Hitman’s Bodyguard e il fantascientifico Life.
Per il secondo capitolo di Deadpool sono, quindi, previsti limiti di spesa ben diversi dall’esordio, in modo da poter incrementare la spettacolarità del film, accaparrarsi attori di fama e riconoscere anche al regista Tim Miller i meriti che gli spettano. L’ex tecnico degli effetti visivi si trovava al suo esordio dietro la macchina da presa, dettaglio che ha bloccato il suo caché sulla cifra fissa di 250.000 dollari. La paga per Miller andrà sicuramente a braccetto con quella di Reynolds, costringendo la produzione a fare qualche piccolo sacrificio in più. Per il bene dell’arte, ovviamente.