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Gli studenti a rischio bocciatura devono fare i conti con i cosiddetti debiti scolastici: cosa sono e come funziona il recupero? Detti anche debiti formativi, i debiti scolastici vengono assegnati dai professori agli allievi che non hanno raggiunto la sufficienza in una data materia: in base ai debiti assegnati, gli studenti a rischio sono tenuti a frequentare dei corsi di recupero per accedere, poco prima dell’inizio della scuola, ai famosi esami di riparazione. Ma cerchiamo di capire meglio cosa sono i debiti scolastici e come funziona il recupero in base al regolamento stabilito dal Miur.
Se per la maggior parte degli studenti andare a scuola significa promozione, per tanti altri vuol dire impegnarsi per raggiungere la sufficienza in tutte le materie. Se questo però non dovesse accadere, o lo studente viene bocciato o viene promosso con debito formativo.
Debiti scolastici o debiti formativi: cosa sono
In base ai rilievi fatti dal Miur, il 42% degli studenti viene promosso con debiti formativi, ma solo 1 su 4 riesce a recuperarli pienamente. I debiti scolastici, infatti sono delle insufficienze più o meno gravi che, se non recuperate adeguatamente, rischiano di compromettere il proseguimento degli studi; in altre parole, portano alla bocciatura.
Come recuperare i debiti scolastici
Recuperare i debiti scolastici o formativi è, naturalmente, possibile, sia attraverso i corsi di recupero estivi, sia grazie ai quelli attivati durante l’anno. Il ministero dell’Istruzione, infatti, con il decreto n.80 del 30 ottobre 2007, ‘prevede l’obbligo per le scuole di attivare fin dal primo trimestre/quadrimestre i corsi di recupero per chi ne ha bisogno’ stabilendo ‘verifiche intermedie’ che consentono ai ragazzi di recuperare le insufficienze.
Gli strumenti suggeriti dal Miur – laboratori, docenti esterni o interni – sono diversi e possono essere utilizzati dalle scuole in maniera autonoma ed in collaborazione con i genitori.
Se, nonostante i corsi di recupero organizzati dalle scuole durante l’anno, lo studente non arriva alla sufficienza in alcune materie, arriva alla cosiddetta ‘promozione con debito formativo’. Cosa vuol dire?
La ‘promozione con debito formativo’
Gli studenti promossi con debito formativo, ovvero con riserva, devono prima affrontare i corsi di recupero e poi superare (se non si vuole ripetere l’anno) i famosi esami di riparazione. Mentre i primi non sono obbligatori ma vivamente consigliati, le verifiche finali sì, e solitamente si fanno appena prima dell’inizio della scuola. Il recupero dei debiti, si legge infatti sul sito del Miur, ‘deve avvenire entro il 31 agosto e comunque prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, altrimenti non si viene promossi. La verifica finale verrà svolta dai docenti della classe e sarà responsabilità del Consiglio di classe formulare il giudizio definitivo sull’ammissione all’anno successivo’.
Di solito i professori tendono a ‘graziare’ (promuovendoli con riserva) gli studenti che presentano insufficienze in una o in due materie, mentre bocciano sicuramente chi arriva a fine anno con tre o più debiti formativi. Non esiste tuttavia una criterio ben preciso sui debiti formativi che si possono accumulare: è il Consiglio di classe, seguendo le direttive del Miur, a valutare gli alunni che presentano ‘un’insufficienza non grave in una o più discipline’ e lo fa tenendo conto sia della possibilità che l’alunno ha di recuperare i debiti scolastici in base alle modalità stabilite, sia della possibilità di seguire, in maniera produttiva, il programma di studi dell’anno successivo.
In base a questi due criteri, dunque, si stabilisce se lo studente con uno o più debiti formativi venga promosso o bocciato.
L’esame di riparazione
Dopo aver spiegato cosa sono i debiti scolastici o formativi, è bene soffermarci un attimo anche sugli esami di riparazione che consentono, come detto poc’anzi, il recupero delle insufficienze accumulate.
Si tratta di una verifica, scritta o orale (in base alle decisioni dei prof) su tutto il programma di una precisa materia, quella valutata insufficiente e costata, allo studente, uno o due debiti formativi.
Generalmente l’esame di riparazione non prevede uno schema ben preciso ma è il docente che ha valutato l’insufficienza a stabilire il giorno e la modalità della verifica. In ogni caso, lo studente che ha accumulato i debiti formativi (e che dovrà perciò affrontare la prova) saprà la data e la tipologia d’esame subito dopo la fine delle lezioni, quando sarà informato del debito eventualmente accumulato.
Come superare al meglio l’esame di riparazione (e recuperare i debiti scolastici)
Ecco infine qualche suggerimento per superare al meglio l’esame di riparazione e recuperare così i debiti formativi accumulati:
– frequentare i corsi di recupero: è la prima cosa da fare. Si tratta dei corsi organizzati dalle scuole ed è bene frequentarli con attenzione, magari prendendo appunti e chiedendo spiegazioni se qualcosa non è chiaro.
– calcolare il tempo a disposizione: sebbene il tempo sia parecchio (tutta l’estate!) è importante fare uno schema e appuntarsi, man mano, i giorni a disposizione per studiare.
– dividere gli argomenti: un altro suggerimento da tenere a mente, per recuperare i debiti scolastici ed affrontare al meglio l’esame di riparazione, è di suddividere il programma della materia (o delle materie) in questione. Un buon consiglio è stabilire un tot di pagine da studiare al giorno in base al tempo che si ha a disposizione.
– realizzare riassunti e mappe concettuali: ottimi non solo per fissare gli argomenti ma per ripassare poco prima dell’esame.
– studiare in compagnia: ripetere con un amico alle prese, anche lui, con il recupero dei debiti formativi, può essere utile per ricordare gli argomenti ed organizzare un discorso se la prova prevede l’orale.
– dedicare il giusto tempo allo svago: gli studenti alle prese col recupero dei debiti scolastici, infine, hanno tutto il tempo di svagarsi con gli amici e godersi pienamente l’estate: il tempo a disposizione è parecchio e se sfruttato bene può portare senz’altro ad ottimi risultati.