Il governo ha studiato un emendamento che, durante il mese di dicembre, darà il via ai finanziamenti in cui ci sarà un fondo di garanzia all’80% per varie categorie.
Continua così quel percorso che aveva subito uno stop a causa dei tassi applicati dalle banche con il Tegm. Si tratta di un sub-emendamento del Terzo Polo che avanza una richiesta, quella di innalzare l’età fino a 40 anni.
Il Governo ha iniziato a farsi sentire. Nonostante la Meloni si sia assediata da poco, ha messo subito mano su tutte le pratiche aperte in precedenza.
In primis, è stato depositato un emendamento al decreto Aiuti ter, di cui si sta discutendo in Camera.
Lo scopo è quello di sbloccare nuovamente i mutui con fondo garanzia all’80%. Si tratta della misura destinata ai giovani under 36, ai nuclei monogenitoriali con figli minori, ai residenti degli IACP e alle giovani coppie.
Come è noto a tutti, questi mutui a tasso calmierato, avevano subito uno stop a causa dei tassi applicati dalle banche con il Tegm.
Il governo mira a sbloccare la situazione, anche se varrà solo dal 1 dicembre al 31 dicembre 2022.
Nella relazione tecnica all’emendamento viene spiegato che il collegamento a questo tasso risulta ostativo per richiedere un mutuo.
Questo è legato anche alla situazione economica attuale, con i tassi di interesse in crescita causati alla crisi energetica, all’inflazione e alle scelte della Bce.
“Al fine di mitigare il rischio della paralisi totale della misura a fronte di una domanda ancora consistente si dà la possibilità di accesso alle condizioni agevolate di garanzia fino all’80% anche nei casi in cui il tasso di interesse delle banche non superi il Tegm”. Questo quanto sottolineato nella relazione.
Inoltre il Governo ha anche intenzione di innalzare l’età per cui poter usufruire di questo sostegno.
Rispetto ai 36 anni, si potrà inoltrare richiesta fino ai 40 anni per ottenere il mutuo garanzia giovani per l’acquisto della prima casa.
Nei giorni scorsi, la presidente della Bce Christine Lagarde, ha spiegato i motivi per cui la situazione economica non cambierà per molto tempo.
Il sindacato dei bancari Fabi, ha sottolineato come la situazione possa essere definita da subprime.
La vulnerabilità economica ormai è diffusa ovunque, ragion per cui si inizia a respirare un clima di sfiducia sia nelle famiglie che nelle imprese.
Secondo il parere di Fabi, in Europa si potrebbe riaccendere la crisi dei mutui subprime proprio come nel 2008.
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