Il Decreto Agosto, la misura con la quale il Governo punta a dare respiro alla popolazione e alle attività lavorative provate dall’emergenza Covid-19, ancora non è ufficiale, ma dalla bozza è già possibile capire quali saranno le misure varate per i prossimi mesi.
Lo stop alla riscossione delle cartelle, in vigore fino al 31 agosto, dovrebbe essere estesa al 15 ottobre mentre tra le novità del testo anche lo stop alla seconda rata dell’Imu per le strutture ricettive, dagli alberghi ai campeggi e B&B, gli stabilimenti balneari. Il provvedimento estenderà anche la misura a fiere, a cinema e teatri, a patto che i proprietari siano anche i gestori delle attività. Previsti, poi, dei bonus sulla ristorazione con un rimborso al cliente del 20% del conto, con un tetto massimo da definire, per i pasti consumati tra settembre e novembre. Direttamente ai ristoratori, invece, spetterà un contributo a fondo perduto per l’acquisto di prodotti italiani così come ai commercianti che hanno il loro negozio nei centri storici delle città capoluogo che hanno sofferto la mancanza di turisti stranieri.
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Tra i 91 articoli che compongono la bozza, poi, particolarmente rilevanti sono l’istituzione di fondi per gli straordinari in sanità per recuperare “prestazioni ambulatoriali, screening e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell’emergenza” così come il bonus per gli stagionali del turismo: l’importo dovrebbe essere di 600 euro e varrebbe per i mesi di giugno e luglio. Arriverà, infine, un altro miliardo tra il 2020 e il 2021 per la ripartenza della scuola in sicurezza e con il giusto numero di insegnanti e amministrativi. Nella bozza del decreto agosto è previsto, poi, anche l’incremento di 400 milioni nel 2020 e 600 milioni nel 2021 del Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 oltre a spingere la ricerca di un vaccino anti-Covid italiano.
Nodo fondamentale da sciogliere, invece, quello sul blocco dei licenziamenti. Da un lato il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo vorrebbe che la misura venisse attuata fino al 31 dicembre, dall’altro il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri spinge per il 15 ottobre. Al momento il blocco dei licenziamenti termina il 17 agosto, ma potrebbe legarsi alla cassa integrazione facendo in modo che, fino a quando le aziende avranno accesso alle 18 settimane di cassa, non potrebbero licenziare facendo così diventare mobile il blocco. Al vaglio, poi, anche l’ipotesi di lasciare la scelta alle aziende stesse: chi si troverà ad usare la misura della cassa non potrebbe licenziare, le altre invece sì.
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