Il nuovo decreto legge Covid, con le misure per il periodo delle festività, dovrebbe essere definito in queste ore.
Secondo quanto emerso, l’orientamento del premier Giuseppe Conte, di Francesco Boccia, Riccardo Fraccaro e dei capi delegazione della maggioranza, sarebbe quello di avere tutta l’Italia in zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio.
L’ipotesi per il nuovo decreto legge, per quanto riguarda i giorni prefestivi, è quella della zona arancione in tutto il Paese. Inoltre, si pensa ad un coprifuoco in tutto il territorio anticipato alle 20.
Una volta avvenuto il confronto con Regioni e enti locali, le regole del nuovo decreto legge saranno approvate in Consiglio dei ministri ed entreranno in vigore.
In questi giorni si è lungo pensato alla possibilità di permettere ai residenti dei piccoli comuni di potersi spostare nei giorni di festa. Secondo quanto emerso, con il nuovo decreto legge si potrà uscire dal territorio dei piccoli Comuni che contano meno di 5mila abitanti ed entro un raggio di 30 chilometri.
Con il nuovo decreto legge Covid, quindi, l’Italia sarà in zona rossa nei giorni festivi, mentre il 28, 29 e 30 dicembre e dal 4 gennaio si applicheranno le restrizioni della zona arancione. Quindi, bar e ristoranti torneranno ad abbassare le saracinesche, ma potranno continuare a fare servizio d’asporto e consegne e domicilio.
Anche i negozi non essenziali saranno costretti a chiudere durante il periodo in zona rossa. Rimarranno aperti, come sempre, farmacie, alimentari e supermercati ed edicole. Potranno poi riaprire nei giorni in cui il Paese sarà in zona arancione.
Inoltre, sembrerebbe confermata nel nuovo decreto legge la possibilità per due non conviventi di muoversi per fare visita a genitori, figli e nonni. Resterà comunque il divieto di spostamenti tra le Regioni. In questo caso, come già avvenuto, occorrerà avere con sé l’autocertificazione ed esibirla in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine. Dovrebbe essere confermata anche l’esclusione, nel conteggio, degli under 14.
Secondo quanto appreso da Adnkronos, il premier Giuseppe Conte avrebbe frenato sull’ipotesi di escludere il 24 dicembre e il 6 gennaio della restrizioni del nuovo decreto legge.
“Purtroppo non possiamo rischiare che si creino occasioni di festa e di convivialità” avrebbe detto il Premier.
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