Il governo di Giorgia Meloni ha deciso di porre la fiducia alla Camera circa il decreto Pa. Il voto è previsto per la giornata di domani alle ore 14. Il provvedimento in esame riguarda i controlli della Corte dei Conti sul Pnrr e la proroga dello scudo erariale.
Il Partito democratico e il Movimento 5 stelle, in opposizione all’emendamento promettono battaglia. Schierate con la maggioranza, invece, Italia viva e Azione.
Nella giornata di oggi, in Aula, a Montecitorio è arrivato il testo del decreto legge Pa con i vari emendamenti. Il provvedimento in esame riguarda i controlli della Corte dei Conti sul Pnrr e la proroga dello scudo erariale.
Il voto di fiducia della Camera è previsto per la giornata di domani alle ore 14. Per le 12.30, invece, avranno luogo le dichiarazioni di voto. Ad annunciarlo è stato il ministro Paolo Zangrillo.
Riguardo al provvedimento, le opposizioni hanno remato contro, mostrandosi contrariati con il decreto in questione.
“Il decreto Pa non risolve i problemi della carenza di organico delle amministrazioni pubbliche, ma è stato il cavallo di Troia con cui il governo ha messo il bavaglio alla Corte dei Conti sui ritardi dell’attuazione del Pnrr”.
Queste le parole pronunciate questa mattina alla Camera da Emiliano Fossi, deputato del partito democratico.
Appuntamento previsto per domani alle ore 14 per il voto di fiducia alla Camera circa il decreto che riguarda i controlli della Corte dei Conti sul Pnrr e la proroga dello scudo erariale.
Il governo ha posto la fiducia alla Camera sul decreto Pa. I deputati dell’opposizione, partito democratico e movimento 5 stelle, hanno avuto da ridire in merito all’emendamento.
“La destra ancora una volta promette e non mantiene gli impegni assunti in campagna elettorale e utilizza i decreti esclusivamente per inserire norme che limitano i controlli sul corretto operato del governo”.
Queste le parole dichiarate da Emiliano Fossi, deputato del partito democratico. Tensioni anche dal fronte del movimento 5 stelle, con il monito lanciato in aula dalla deputata Federica Onori.
“Ancora una volta questo governo mostra una scarsa sensibilità per quanto concerne la prevenzione di dinamiche in prospettiva nocive per la tutela della legalità e, al contempo, invia un messaggio pericoloso nonché falso”.
Queste le parole rilasciate dal capogruppo pentastellato, spiegando che il decreto in questione oltre a non affrontare le vere problematiche della pubblica amministrazione, vieta in maniera netta e categorica il controllo della Corte dei Conti sul Pnrr.
Da parte della maggioranza, invece, Italia viva e Azione.
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