Cantieri per opere pubbliche già finanziate, bonus fiscali, semplificazione e risorse conteggiate al massimo. Lo Sblocca Italia inizia l’iter dopo l’approvazione in Cdm e lascia qualche perplessità a chi attendeva uno choc per l’economia italiana. Alla fine, dei 43 miliardi di euro previsti da Matteo Renzi, sono stati trovati 3,89 miliardi per il lancio di nuovi cantieri. Il ministero competente, Maurizio Lupi, lo aveva già anticipato e ora anche il viceministro, Riccardo Nencini, conferma che il piano è stato ridimensionato rispetto all’idea originale, ma che va guardato in concomitanza con la legge di Stabilità. Tradotto: le risorse sono quelle che sono e verranno usate per far partire quei cantieri ancora fermi. Per il resto, via libera alla semplificazione e frenata per il taglio delle partecipate locali.
Un primo passo è stato fatto, nonostante la difficoltà a trovare i fondi. Da subito sono stati stanziati 200 milioni di euro, a cui si aggiungono 500 milioni di euro per il 2015, per quei cantieri bloccati per assenza di risorse. Ci sono altri 3 miliardi in arrivo dal Fondo di coesione europeo, relativo al programma pluriennale 2014-2020: non quanto auspicato dal governo ma sufficiente, secondo il ministro Lupi, a dare “100mila posti di lavoro”.
Alcuni provvedimenti che negli ultimi tempi erano dati in slittamento sono rientrati nel decreto come la Super-Scia: confermato lo sblocco di alcuni grandi cantieri di opere pubbliche e attenzione alla semplificazione. Questi i nuovi punti:
Sblocco dei cantieri
Investimenti sbloccati per i cantieri delle grandi opere strategiche già in parte finanziate. Tra i tratti principali è prevista la apertura dei cantieri per l’Alta velocità Napoli-Bari per il novembre 2015 e non il gennaio 2018, e il collegamento ferroviario Palermo-Catania-Messina, da aprire a dicembre 2015. Il valore dei lavori sono rispettivamente di 6,7 miliardi e 5,2 mld. Sbloccati gli interventi per gli aeroporti di Malpensa, Venezia, Genova, Firenze, Fiumicino e Salerno con un valore complessivo di 4,6 mld. Defiscalizzati gli investimenti privati per il tratto austradale Orte-Mestre-
Nuovi cantieri
Le risorse non sono quanto sperato, ma vanno comunque a coprire la riapertura dei lavori di quei cantieri che sono stati bloccati per mancanza di risorse, a patto che i cantieri vengano aperti entro dicembre di quest’anno per quelli già in corso, e per il 30 giugno 2015. Si passa dai passanti ferroviari, alla realizzazione e al completamento di autostrade, metropolitane cittadine (Napoli e Roma): nell’elenco compare anche la Salerno-Reggio Calabria.
Nello stesso settore anche gli interventi richiesti dai sindaci dei Comuni italiani a cui viene data priorità per quei cantieri ritenuti indispensabili, anche se il fondo a disposizione passa da 360 a 250 milioni di euro.
Investimenti privati
Lo Sblocca Italia prevede l’aumento degli investimenti privati in infrastrutture autostradali con la revisione e l’eventuale allungamento delle concessioni e la moderazione degli aumenti ai pedaggi. Il valore delle opere stimato è di 10 miliardi di euro.
Semplificazione
Via libera alla semplificazione con il sistema “padroni in casa propria”, come spiegato dal ministro Lupi. Per avviare lavori interni di riqualificazione come il “razionamento o accorpamento” delle abitazioni,fermo restando le volumetrie, è ora sufficiente presentare comunicazione al Comune, senza più richiedere il permesso edilizio. Confermata quindi la Super-Scia: una buona notizia questa visto che, con la segnalazione certificata di inizio attività, si potrebbe dare una svolta alla burocrazia.
Bonus fiscali per gli affitti
La norma prende vita dall’esempio francese, ideato dall’ex ministro Chelier. Chi acquista (privato, cooperativa od onlus) un appartamento in classe energetica A o B per affittarlo a canone concordato ha lo sconto Irpef del 20% sul prezzo d’acquisto per un massimo di 300mila euro, spalmato in 8 anni: unici inquilini esclusi sono i parenti di primo grado.
Bonus ristrutturazione ecologica
Incentivi sotto forma di bonus fiscali per chi abbatte abitazioni a bassa prestazione energetica. Lo sconto è sulle imposte immobiliari che viene garantito anche a qui vende il vecchio per uno nuovo ad alto risparmio energetico e per società che, all’acquisto di immobili, si impegnano a rivendere l’immobile in 5 anni con un miglioramento del 50% del consumo o una certificazione A o B. Bonus Irpef del 50% per chi acquista le case riqualificate e altri due bonus per l’adeguamento sismico di interi edifici (detrazione del 50-60% per una spesa fino a 60mila euro) e per l’istallazione di sistemi energetici a fonti rinnovabili (50% di detrazione fino a 96mila euro. Infine se “cittadini, associazioni o rappresentanze di categorie economiche” presentano progetti di riqualificazione che contengono la raccolta della spazzatura, con pulizia delle strade e opere di abbellimento urbano, si pensa a un’esenzione per la Tari. Leggi qui come ottenere lo sconto sulle tassi comunali.
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