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Insistenti e incontrollate voci provenienti dalla Turchia attribuiscono al premier Recep Tayyip Erdogan una relazione con l’ex-Miss Turchia Defne Samyeli. Relazione subito smentita da Ankara, ma che la stampa estera di ogni latitudine ha diffuso sia online che nelle edizioni cartacee dei principali quotidiani. A incastrare il premier turco ci sarebbe persino un video piccantissimo in cui sarebbe protagonista insieme alla giovane e bella miss. A una settimana dalle elezioni amministrative del 30 marzo, tali notizie rischiano di compromettere seriamente le sorti politiche di Erdogan e del suo partito Akp, dopo dodici anni di potere indiscusso.
Molti lettori saranno portati ad associare questo avvenimento alle ormai note vicende della love story clandestina fra Francois Hollande e l’attrice Julie Gayet, in Francia. Nel caso di Erdogan, però, per ora non c’è alcuna prova che possa testimoniare una relazione con la miss. Ne’ foto, ne’ video. Pare che nessuno in Turchia abbia potuto visionare il famoso video a luci rosse di cui sarebbe protagonista insieme a Defne Samyeli, ex miss Turchia nata nel 1972, attualmente giornalista e conduttrice televisiva.
La decisione di bloccare Twitter come ‘misura preventiva’ per impedire che il popolare social network fosse utilizzato come ‘strumento di diffamazione sistematica’, ha portato i critici di Recep Tayyip Erdogan a parlare di ‘evidenza’, di uno scandalo sessuale in piena regola, e di banali e inutili tentativi di nascondere la verità.
L’attraente Defne è stata vista diverse volte con il premier in occasioni ufficiali. È entrata a far parte del partito ed è diventata amica della moglie. Adesso si è sùbito affrettata a smentire ogni voce su un possibile legame col leader. Secondo quanto si dice finora, nel filmato hot comparirebbero anche altri potenti uomini politici islamici. Che sia tutta una campagna finalizzata a screditare Erdogan prima delle prossime elezioni?
Fino al giorno delle elezioni, domenica prossima, l’impressione è che possa accadere di tutto. Su internet da due mesi spuntano telefonate compromettenti – intercettate probabilmente dai pm di tangentopoli prima di essere defenestrati – che invischiano Erdogan e altri personaggi del potere negli scandali di corruzione. Il premier turco ha accusato l’ex-alleato Fetullah Gulen, capo dell’influente confraternita islamica Hizmet, di essere colui che sta dietro le accuse dei pm anti-corruzione, responsabile delle rivelazioni su internet delle scorse settimane.