Delitto dell’Adigetto, le confessioni della moglie: “Voleva lasciarmi e portare la sua amante a casa”

Delitto dell’Adigetto: la moglie rivela agli inquirenti che l’uomo avrebbe voluto lasciarla e portare a casa l’amante.

Delitto Adigetto: le confessioni della moglie
Delitto Adigetto: le confessioni della moglie – Nanopress.it

Agli inquirenti, Nadire Kurti, moglie di Shefki Kurti, ucciso e fatto a pezzi per poi essere gettato, in sacchi della spazzatura nell’Adigetto, ha rivelato di aver ucciso il consorte in quanto era convinta che volesse lasciarla e che, in seguito avrebbe portato, a casa loro, la sua amante.

Delitto dell’Adigetto, le rivelazioni dell’omicida

Arrivano le prime confessioni di Nadire Kurti, moglie di Shefki Kurti, il pensionato ucciso e fatto a pezzi, per poi essere gettato nel fiume Adigetto.

La donna, da tempo sottoposta a trattamenti psichiatrici, avrebbe rivelato agli inquirenti che l’uomo era intenzionato a lasciarla e che, dopo la loro definitiva separazione, avrebbe portato la sua amante a casa loro.

Per questo motivo, i due avrebbero discusso quel giorno, prima che il delitto fosse compiuto. Per tali ragioni, dunque, la donna – accecata dalla rabbia – lo avrebbe colpito con un’accetta, come lei stessa ha rivelato.

La donna, dunque, aveva intenzione di punire il marito per la sua presunta infedeltà coniugale. Nei fatti, però, le cose non stavano così: l’uomo, infatti, non aveva storie extraconiugali e non aveva intenzione di lasciare la moglie per vivere una nuova vita insieme a un’altra donna.

L’omicidio, dunque, sarebbe stato il frutto di una mente sopraffatta da fantasie e distorsioni della realtà.

Cadavere nell'Adigetto
Cadavere nell’Adigetto – Nanopress.it

La gelosia della moglie

Pare che la donna provasse una gelosia morbosa nei confronti del marito. Dopo essere stata ricoverata nel reparto di psichiatria il 12 agosto, Nadire ha poi confessato il brutale assassinio qualche giorno dopo, precisamente il 18 agosto.

I Ris di Parma avevano ritrovato, nell’abitazione della coppia, diverse tracce di sangue, in particolare nel bagno e nella camera da letto. La dinamica dei fatti, inoltre, è stata ulteriormente chiarita anche grazie al monitoraggio attuato mediante intercettazioni telefoniche.

Dopo aver commesso il delitto, la donna ha deciso di trasferirsi a Masi, a casa del figlio. In un primo momento, ha negato qualsiasi suo coinvolgimento nella scomparsa dell’uomo e anche nel suo assassinio, per poi confessare il crimine commesso.

La donna ha dichiarato, in presenza del suo avvocato, che il marito si sarebbe messo in contatto con la sua amante con un microchip infilato nelle orecchie, con il quale le avrebbe parlato costantemente. Inoltre, ha rivelato che l’amante voleva 90 mila euro da suo marito. Nadire avrebbe ucciso suo marito, dopo che l’uomo le avrebbe puntato un coltello all’addome.

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