Una giovane mamma ventenne affetta da una grave depressione post-partum è stata accusata di essere la responsabile dell’omicidio di sua figlia di tre mesi. La bambina è stata trovata quasi decapitata. Per questo motivo Deasia Watkins, da College Hill, Ohio, ora dovrà rispondere di omicidio aggravato.
Il tribunale, attraverso un procuratore che si era occupato del caso, rilevando una grave patologia psichiatrica in atto nella donna, aveva già ordinato alla stessa, lo scorso gennaio, di stare lontano dalla sua bambina. Ma nonostante fosse interdetta, i familiari hanno permesso che la donna avvicinasse la piccola. La bambina dunque era stata posta in custodia presso una zia, e proprio qui, nella casa della zia, la madre aveva libero accesso, per cui di fatto stava insieme a sua figlia.
Ad accorgersi del corpicino della piccola sono stati alcuni bambini che si trovavano in casa prima di prendere un autobus per la scuola, e hanno dato subito l’allarme. La polizia arrivata dopo una chiamata al 911, fatta dalla stessa zia, ha trovato la bambina decapitata e pugnalata più volte, presumibilmente con un grande coltello da cuoco, lo stesso ritrovato nella manina della bimba, che era stata adagiata su un bancone della cucina.
La madre ventenne è stata trovata nel letto coperta di sangue, ed è stata arrestata con l’accusa di omicidio aggravato. ‘Questo è uno dei casi più inquietanti che abbia mai visto in vita mia‘, ha detto il procuratore che si sta occupando del caso.
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