Il boss della criminalità organizzata garganica aveva le chiavi per uscire dal carcere di Nuoro. È quanto sarebbe emerso dalle ultime indagini sull’evasione di Marco Raduano.
La fuga dal carcere – avvenuta lo scorso venerdì sera – sarebbe stata organizzata nei minimi dettagli. Non è escluso che il boss possa essere stato aiutato da qualcuno per allontanarsi dal carcere, dopo essersi presentato regolarmente alla conta pomeridiana. Raduano si è calato con le lenzuola dal cortile del penitenziario, dove stava scontando una condanna a 19 anni di carcere per diversi reati, dall’omicidio alla detenzione di sostanze stupefacenti.
Due inchieste parallele – una del ministero della Giustizia, l’altra della Procura di Nuoro – per far luce sulla fuga del boss Marco Raduano evaso lo scorso venerdì dal carcere di Badu e’ Carros di Nuoro. Il boss – tuttora ricercato – si sarebbe calato con delle lenzuola dal muro di cinta della struttura penitenziaria, dove stava scontando una condanna a 19 anni di carcere. Il giorno della fuga, Raduano si è presentato regolarmente alla conta pomeridiana. Dopodiché ha messo in atto il suo piano, studiato nei minimi dettagli. Uscito in giardino, ha architettato la sua fuga, calandosi fuori dal carcere con delle lenzuola, come testimoniano le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza.
Stando a quanto riferisce Fanpage, il boss della malavita organizzata avrebbe studiato le falle nel sistema di sorveglianza, dovute perlopiù alla mancanza di personale (come denunciato dai sindacati di settore) e ne avrebbe approfittato per darsi alla macchia, rubando le chiavi. Al momento non si esclude che Raduano possa essere stato aiutato da qualcuno. L’ipotesi di chi indaga è che il boss sia stato aiutato da complici, che – una volta fuori – lo avrebbero aiutato a nascondersi.
La caccia all’uomo prosegue senza sosta, ma al momento non ha dato i risultati sperati. I controlli sono stati intensificati in tutto il Nuorese, nei porti e negli aeroporti della Sardegna.
Il boss in fuga dal carcere di Nuoro, classe 1984, stava scontando una condanna a 19 anni ci carcere. Raduano è considerato il boss della criminalità organizzata garganica.
Soprannominato “pallone”, è uno degli esponenti di maggior spicco del clan dei Montanari. Sulle sue spalle gravano diverse condanne, da quella per traffico di droga con aggravante del metodo mafioso, a quelle per omicidio e detenzione illegale di armi. Come già accennato, la fuga del super latitante ha riacceso i riflettori sulla carenza di personale nelle carceri italiane.
“Nell’Alta sicurezza di Nuoro c’è solo un collega, che magari pagherà le negligenze dell’amministrazione penitenziaria che non ha mai potenziato l’organico nonostante le richieste e questo non è giusto”
ha denunciato Giovanni Conteddu dell’Osapp Nuoro.
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