Molti italiani sono alle prese con problemi di miopia, astigmatismo, presbiopia e altro e devono comprare occhiali da vista o cambiarli spesso, ma è possibile chiedere la detrazione fiscale per queste spese. Non solo gli occhiali: anche le lenti a contatto possono essere detratte perché riconosciute come strumenti per la terapia di malattie oculari. L’acquisto o l’affitto di attrezzature sanitarie entra di diritto nelle spese mediche detraibili dalle proprie imposte, in una misura del 19% del totale delle spese sostenute nel corso dell’anno per sé e per i familiari a carico. Quando si parla di dispositivi medici, si fa riferimento ad apparecchi o impianti impiegati nella diagnosi, nel monitoraggio o nella terapia di una malattia, che rientrano nella Classificazione consultabile online sul sito del Ministero della Salute. Da tenere presente che il massimo importo deducibile a titolo di spese mediche e sanitarie dal reddito imponibile ai fini IRPEF è di 6.197,48 euro per ogni anno di imposta.
Per quanto riguarda la documentazione da fornire per poter fruire della detrazione, la prescrizione del medico non è necessaria se nella fattura dell’ottico-optometrista, da consegnare obbligatoriamente, viene espressamente indicato che l’acquisto degli occhiali serve a sopperire una patologia del contribuente oppure di un familiare a carico dello stesso. Se questo non viene invece riportato sullo scontrino, è necessario allegare la prescrizione del medico all’acquisto delle lenti da vista.
Un esempio pratico: se si acquistano degli occhiali da vista per 500 euro, nel quadro “E” bisogna indicare la somma di 500 euro. S si usa un software, penserà lui a fare il conteggio per il riporto della detrazione nel 730, altrimenti si compila manualmente.
Il costo totale degli occhiali – imponibile + IVA al 4% – si porta in detrazione nel 730 usufruendo della detrazione del 19% su quanto speso, IVA compresa.