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Le detrazioni fiscali per l’acquisto della prima casa potrebbero scendere dall’attuale 19% al 17% nell’ambito delle operazioni di spending review (revisione della spesa pubblica) che il governo giallo verde sta per mettere in pratica. Una procedura obbligata per cercare di recuperare almeno 8 miliardi di euro per finanziare la manovra finanziaria recentemente approvata. D’altra parte, tirando le somme mancano ben 13 miliardi per supportare le operazioni che il governo di Lega e Movimento 5 Stelle ha programmato per il prossimo anno e così una serie di agevolazioni che finora erano considerate sicurezze per gli italiani potrebbero saltare. Non solo quelle sull’acquisto della prima casa, ma anche diverse altre che faranno di sicuro poco piacere. Scopriamole.
Come abbiamo già raccontato nel dettaglio, con la manovra finanziaria approvata dal governo, il deficit è stato portato al 2,4% del prodotto interno lordo, ma la coalizione tra Lega e Movimento 5 Stelle deve fare i conti con un buco consistente nel bilancio, di 13 miliardi. Per questo motivo sarà necessario andare a tagliare le spese e le uscite, per finanziare la manovra raggiungendo almeno 8 miliardi di euro (ma sarebbe meglio 10 miliardi). Così, diverse agevolazioni che finora erano state garantite ai cittadini potrebbero essere ritoccate in negativo e tra queste spicca di sicuro quella sulla prima casa.
Il ritocco sulle detrazioni fiscali sulla prima casa
Nello specifico, per chi desidera acquistare la prima casa richiedendo un mutuo, la detrazione fiscale potrebbe scendere dall’attuale 19% al 17%, qualcosa che viene reso ancora più pesante dal fatto che gli interessi per il mutuo stesso sono prossimi a incrementare l’entità, vista la recente impennata dello spread. Ma non è l’unica brutta notizia che attende gli italiani.
Le modifiche possibili alle altre agevolazioni
Infatti, nell’ambito di questa spending review per ridurre le spese dello stato andranno essere toccati anche i bonus fiscali che riguardano agricoltori e trasportatori per fonti energetiche fossili ossia per i carburanti derivati dal petrolio. Ma anche sussidi che riguardano le spese funerarie, le assicurazioni e le agevolazioni riguardo le cooperative.
Per quanto riguarda le spese mediche anche qui ci sarebbero tagli alle detrazioni fiscali e stesso dicasi per le spese veterinarie, qualcosa che riguarda rispettivamente tutti gli italiani e diversi milioni di famiglie con animali domestici.
Non resta che attendere l’ufficialità di queste decisioni che dovrebbero essere approntate nel giro di poche settimane per prepararci a un 2019 dove bisognerà necessariamente tirare un po’ la cinghia.