Alessandro Di Battista torna all’attivismo, è infatti il vicesegretario di un nuovo movimento politico, chiamato “Schierarsi”.
Oltre a questa associazione, che si pone obiettivi molto ambiziosi, l’ex membro del Movimento 5 Stelle sta pensando di candidarsi alle elezioni europee ma è tutto un’incognita.
Abbiamo conosciuto in passato Alessandro Di Battista perché esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, ora il suo nome è tornato ma non è legato al partito, nel quale il suo ritorno è ancora molto incerto. Di Battista ci sta infatti riprovando con un’associazione politica chiamata “Schierarsi”.
Un termine molto forte che in effetti tratta argomentazioni validissime, in primis arriva il “No” fortissimo verso il conflitto contro l’Ucraina e in questo caso, lo stop dell’aiuto militare dell’Italia a Kiev perché fornire nuove armi non aiuterà a raggiungere negoziati ma solo a scatenare una risposta sempre più forte da parte del Cremlino.
Ancora, il partito dell’ex pentastellato si batte per il salario minimo e per garantire condizioni dignitose a tutti i lavoratori. “Schierarsi” si fa portavoce dei temi più svariati, dal car sharing a livello nazionale fino all’opposizione al Patto di stabilità. E ancora, ci si impegna sull’eutanasia, sul sostegno ai palestinesi per la loro causa contro i soprusi del regime e su una legge per l’acqua pubblica.
Come spiegato dallo stesso Di Battista, l’obiettivo è quello di coinvolgere i cittadini per costruire un progetto per la collettività, che si appoggiato da tutti e sostenuto con forza.
L’associazione, si legge sul sito ufficiale, è aperta a tutti e prevede il versamento di una quota di 20 euro per iscriversi. Su Facebook il vicepresidente ha spiegato che è importante stare insieme e formare un gruppo unito che prenda posizioni chiare senza avere paura.
L’ex deputato aveva fatto molto parlare di sé quando decise di entrare a far parte del governo Draghi, ora vuole ributtarsi in politica e si parla di candidatura alle prossime elezioni europee nel 2024.
Ai giornalisti che gli chiedono di questo particolare, Di Battista ha spiegato:
“per ora pensiamo a sviluppare progetti comuni, poi si vedrà”.
Il progetto attuale assomiglia per certi versi molto al Movimento degli esordi ma quell’esperienza è alle spalle. Ora la voglia è quella di fare cose insieme per sentirsi una vera comunità insieme al popolo.
“ho molta nostalgia di un tipo di politica più abbordabile e più chiara, con la mia associazione questa diventerà realta”.
Al momento il movimento è lontano da possibili collaborazioni con altri partiti e i membri intendono intraprendere una strada in autonomia. Insieme a Di Battista, ci sono i fondatori Carlotta Graziani, Danilo Puliani, Lapo Sermonti e Luca Di Giuseppe, quest’ultimo è il presidente.
Tornando alla candidatura del 2024, Di Battista potrebbe essere una delle carte che il Movimento 5 Stelle potrebbe calare, anche per frenare il viaggio della Schlein. Tuttavia non sono chiare le intenzioni dell’ex pentastellato ma bisognerà anche valutare se il partito lo voglia di nuovo a bordo.
Classe 1978, Alessandro Di Battista è un politico e giornalista italiano, fra i più noti esponenti del Movimento 5 Stelle, tanto da essere considerato più volte come il possibile leader del partito.
Prima di aderire al Movimento, ha dichiarato di aver votato a sinistra in chiave antiberlusconiana per Bertinotti e Veltroni. Poi entra nelle fila del partito, di cui diventa portavoce nel Lazio.
Nel 2017 annuncia che non si presenterà in Parlamento alle elezioni dell’anno successivo, pur restando un membro del partito. Durante il governo Conte ha criticato molto la Lega e in particolare Salvini, poi si è reso protagonista delle opposizioni circa l’alleanza con il Pd.
Nel 2021 si oppone all’ingresso del Movimento 5 Stelle nel governo Draghi ma quando questo diventa realtà, annuncia l’intenzione di abbandonare dopo ben 11 anni di militanza. Parallelamente alla politica ha lavorato molto anche come giornalista, ora rientra a gamba tesa con questa nuova associazione culturale civica sebbene Alessandro Di Battista non sia mai stato veramente dietro le quinte. Porterà davvero un vento di cambiamento che coinvolgerà il popolo?
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