Di Maio sulla scorta: ‘Ne voglio due di Pomigliano’, ma arriva la smentita

Luigi Di Maio

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Luigi Di Maio si sarebbe scelto la scorta pretendendo di avere due carabinieri di Pomigliano d’Arco, sua città natale. Questo almeno è ciò che riporta Carlo Bonini su La Repubblica. Ma sul serio il ministro di Lavoro e Sviluppo Economico si è scelto la scorta con due carabinieri di Pomigliano D’Arco?

Se Luigi Di Maio ha preteso che gli uomini di scorta assegnati dall’Ufficio Centrale Interforze a protezione della sua incolumità provengano dal collegio elettorale di Pomigliano, la città del vicepremier, non è chiaro. Non si possono avere nemmeno riscontri certi, ma nel merito Bonini sembra essere molto certo e scrive: ”A Di Maio sarebbe toccata una tutela della Polizia e la regola che prevede che i nuclei di scorta siano formati da appartenenti a uno stesso corpo, avrebbe impedito di aggregare i due carabinieri campani di fiducia. La soluzione è stata trovata con un po’ di furbizia. Essendo Di Maio formalmente titolare di due dicasteri (lavoro e sviluppo economico) e facendo capo ai due ministri due scorte diverse (polizia di stato e carabinieri), il vicepremier ha provveduto a farsene assegnare una sola. Con personale dell’Arma, cui appunto aggregare i due angeli custodi da Pomigliano D’Arco. Come da richiesta”.

La replica non è tardata ad arrivare, la risposta del vicepremier del Movimento Cinque Stelle è stata diffusa dai microfoni di Rtl 102.5, dove Di Maio era ospite, il quale ha sottolineato che ciò che si legge a proposito della sua richiesta per la scorta è falso: ”Stamattina c’è un quotidiano che dice che mi sono scelto gli agenti di scorta dalla mia città, Pomigliano d’Arco. Leggo – ha affermato il vicepremier – pregiudizi nel racconto dei media e soprattutto del quotidiano che dice che mi sono scelto gli uomini della scorta. È una fake news. Non mi meraviglia che la scriva lo stesso giornalista che ho querelato anni fa per le vicende di Roma. Le due persone che mi seguono – ha infine precisato Luigi Di Maio, non le ho scelte io ma mi sono state assegnate dai carabinieri, dal comando dei carabinieri. Sono persone eccezionali, servitori dello Stato, ma io prima non li conoscevo”.

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