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Maurizio Crozza a diMartedì del 5 maggio 2015. La copertina comica con le imitazioni della settimana nel video di La7. Stasera il comico genovese ha vestito i panni del premier Matteo Renzi, con tanto di dentoni, e ha cantato e commentato la versione rivisitata dell’Inno di Mameli in occasione dell’apertura di Expo. Quindi, le battute sulla manifestazione a Milano e l’approvazione della nuova legge elettorale.
Ecco il testo integrale della versione limitata dell’Inno di Mameli cantato da Crozza-Renzi stasera su La7, anche perché ‘tratta a pesci in faccia Bersani, figurati Mameli’:
‘Fratelli d’Italia, che roba funesta. Io voglio che l’Inno abbia un’aria di festa, per fare la storia tu clicchi l’icona, è la volta buona l’Italia twittò. Ciao!’. Poco prima di cantare, Crozza si è concentrato sulla scelta di cambiare l’esecuzione dell’Inno nazionale durante la cerimonia di inaugurazione di Expo:
‘L’inaugurazione è stata un trionfo. Il momento più alto è stato quando Renzi ha fatto cambiare le parole dell’Inno d’Italia, anche se Renzi dice che non è stato lui: la colpa è dell’autore dell’arrangiamento. Che tra l’altro, un po’ tutto l’Expo è un bellissimo arrangiamento‘, ha chiosato.
Il comico si è quindi rivolto al premier. Forse, ha detto, poteva far metter altre parole: ‘Ha fatto cantare siam pronti alla vita. Che non fa nemmeno rima. Cioè stringiam a coorte… fai la rima. Sei all’Expo, mettici ‘attenti alle storte’, ‘montate le porte’, ‘mangiate le torte”.