La 19enne di Palermo, la ragazza che lo scorso 7 luglio è stata violentata da un branco di 7 persone, ha raccontato agli inquirenti di avere subito un tentativo di stupro nei pressi del teatro Politeama il mese prima e di essersi salvata grazie allo spray al peperoncino.
![Vucciria](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2023/09/Vucciria.jpg)
La 19enne al momento si trova fuori dal capoluogo siciliano in una comunità protetta sotto consiglio del team di psicologi che la stanno seguendo dopo aver avuto il coraggio di raccontare e denunciare la violenza di gruppo al Foro Italico.
Nuovi racconti della 19enne di Palermo
La ragazza che lo scorso 7 luglio mentre si trovava nel quartiere Vucciria è stata adescata da un branco di 7 persone che hanno abusato di lei nei pressi del Foro Italico, ha raccontato che nel mese di giugno era stata vittima di un tentativo di violenza, fortunatamente non andato a buon fine.
Agli inquirenti ha raccontato di essersi salvato grazie allo spray al peperoncino spruzzato negli occhi ai due aggressori, i quali nei pressi del teatro Politeama l’avevano fermata per offrirle un passaggio in scooter.
“Ero alla stazione e si erano offerti di portarmi a casa a bordo di uno scooter. Io ho accettato, ma loro in realtà, anziché accompagnarmi, si sono fermati”.
Questo è un estratto del racconto della 19enne quando ha denunciato il tentativo di stupro, spiegando di essere stata presa con forza e buttata sull’asfalto mentre uno dei due si stava avvicinando per abusare di lei. Solo a quel punto la ragazza ha avuto la prontezza di spruzzare lo spray ad entrambi e riuscire a scappare.
La violenza al Foro Italico
La 19enne al momento, si trova in una comunità protetta lontana da Palermo dopo che quest’ultima aveva scritto un post in cui mostrava segni di cedimento e minacciava di togliersi la vita.
![Violenza di gruppo](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2023/09/Palermo-int-2.jpg)
Nel frattempo, invece, continuano le indagini sullo stupro avvenuto lo scorso 7 luglio nei pressi del Foro Italico. Tutti e 7 i responsabili si trovano in carcere, compreso il ragazzo per il quale era stata presentata istanza di scarcerazione, successivamente respinta.
I legali della difesa sono in attesa di vedere i video completi dello stupro. Per la Procura sono già sufficienti quelli in cui la ragazza è caduta nella trappola del branco, il quale corrisponde con il racconto della vittima.
Per gli avvocati dei ragazzi accusati dello stupro di gruppo tali video risulterebbero parziali e di breve durata. I periti, nel frattempo, hanno constatato che due spezzoni sarebbero finiti in alcune chat ma non si sarebbero diffusi nella rete.