Dieci anni fa ci fu la strage di Lampedusa in cui morirono 368 persone a pochi metri dall’Isola dei Conigli, uno dei naufragi che ha scosso maggiormente l’opinione pubblica e ha acceso le luci sul problema dell’immigrazione.
Ad oggi Lampedusa e le coste italiane continuano ad accogliere ogni giorno centinaia di migranti. Oggi in occasione dell’anniversario ci sarà una commemorazione e diversi momenti per ricordare le vittime.
Era il 3 ottobre 2013 quando a causa di un naufragio a largo di Lampedusa morirono 368 persone, non fu né la prima né l’ultima strage del Mediterraneo ma fu sicuramente quella che colpì maggiormente l’opinione pubblica.
Fu questo episodio che portò alla ribalta la tragedia umanitaria che vivono migliaia di persone che tentano ogni giorno di lasciare il loro Paese per fuggire in Europa trovando una situazione migliore.
Quel terribile 3 ottobre morirono 368 persone a pochi metri dall’Isola dei Conigli, a Lampedusa. I naufraghi presenti sull’imbarcazione erano tutti somali ed eritrei, erano partiti dalla Libia e avevano navigato per mare su un peschereccio.
Giunti vicino all’Isola dei Conigli decisero di dare fuoco a una coperta per indicare la loro posizione, purtroppo però non riuscirono a contenere le fiamme che si estesero a tutta l’imbarcazione e causano la morte di più di 350 persone.
A salvarsi furono solo 155 passeggeri del peschereccio, tra di loro c’erano anche sei donne e due bambini. Papa Francesco quel giorno dichiarò “Viene la parola vergogna: è una vergogna! Uniamo i nostri sforzi perché non si ripetano simili tragedie”.
Sono passati 10 anni da quella tragedia ma la situazione non è cambiata, sulle coste italiane vengono accolti ogni giorno centinaia di naufraghi che arrivano su imbarcazioni di fortuna, pescherecci e altri tipi di imbarcazioni.
Numerose sono le vittime che vengono registrate ogni anno e sempre nel Mediterraneo e a Lampedusa. Oggi gli studenti dell’isola incontreranno i sopravvissuti del naufragio del 3 ottobre, a prendere parte a questo incontro ci saranno anche i naufraghi sopravvissuti al naufragio del 10 ottobre 2013, pochi giorni dopo la tragedia.
La tradizione vuole che tra la notte di lunedì e il martedì, alle ore 3:15, l’ora in cui si verificò il naufragio, presso la Piazza Piave sia organizzato un momento di raccoglimento.
Al momento di raccoglimento ha preso parte anche Vito Fiorentino, un uomo di 74 anni di Sesto San Giovanni, che quella notte insieme ad altri suoi sette amici, riuscì a trare in salvo con la sua barca 47 profughi.
Questa mattina alle 8 c’è stato l’incontro in Piazza Castello e la marcia che è arrivata fino a Porta d’Europa, all’evento hanno preso parte anche Maria Domenica Castellone, vice presidente del Senato, e Monsignor Alessandro Damiano, arcivescovo di Agrigento.
C’erano anche Filippo Romano, il prefetto, e Kheit Abdelhafid, iman della città di Catania e presidente della comunità islamica presente sull’Isola della Sicilia.
Il momento più importante e commovente è previsto per le 10:30 di questa mattina quando verrà deposta una corona di fiori in mare. Ad organizzare la commemorazione è stato il “Comitato 3 ottobre” presieduto da Tareke Bhrane.
Dal 2014 ad oggi sono circa 28mila i migranti che sono morti nel Mar Mediterraneo, secondo i dati che sono stati diffusi dalla Fondazione Ismu. Tra di loro ci sono 1143 minorenni.
Gli eventi fatali che si sono svolti negli ultimi 10 anni nella traversata del Mediterraneo Centrale sono il 76% del totale degli eventi fatali che si sono verificati in 10 anni su tutte le rotte.
Nel 2014, 2016, 2017 e 2023, sono gli anni in cui si sono verificati il maggior numero di eventi fatali nel Mediterraneo Centrale.
Dal 2013 al 2023 sono arrivati in Italia 1040938 migranti. Secondo quanto riportato dai dati diffusi nel 2023 mi minori che sono morti rappresentano il 4% del totale in confronto al 2014 dove rappresentavano meno dell’1%.
Dai dati di Save the Children dal 2014 ad oggi sono arrivati oltre 112mila minori non accompagnati sulle coste italiane, solo quest’anno ne sono giunti 11 600. Nel 2016 fu registrato un record con 181436 arrivi la maggior parte dei quali arrivavano dalla Nigeria.
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