Uno scandalo dentro lo scandalo, ecco cosa accadrebbe se l’International Council on Clean Transportation confermasse che anche le vetture Euro 6, e quindi non solo la generazione Euro 5, fosse invischiata nello “dieselgate”. Le auto della generazione precedente avrebbero consegnato il testimone del software taroccato anche alle nuove Euro 6.
Secondo i dati raccolti dalla Icct, International Council on Clean Transportation, anche le auto Euro 6 avrebbero superato, secondo dei test svolti ad Ottobre 2014 (quindi un anno fa) i limiti consentiti di NOx. La registrazione di queste emissioni parla di un gap, cioè la distanza tra le emissioni consentite e le emissioni reali della vettura, pari a 7 volte i limiti. Il limite previsto è di 0,08 g/km di ossidi di azoto (NOx).
In buona sostanza il “vizietto” dei costruttori che sono stati protagonisti del caso Volkswagen avrebbero spostato il software per taroccare le emissioni dalle Euro 5, ormai molte fuori mercato, alle Euro 6, le auto diesel di nuova generazione.
I test effettuati dall’ Icct sono datati Ottobre 2014 e sono stati effettuati su 97 viaggi nei quali si sono percorsi più di 6 mila chilometri e il risultato è stato quello di scoprire che la soglia regolamentare non viene quasi mai rispettata. Anzi, dal test risulta che molte vetture superino di ben sette volte il limite consentito.
Se il referto esposto dall’ Icct venisse confermato ci si chiede perché, a distanza di un anno, queste informazioni vengono solo a ridosso dello scandalo scoppiato sugli Euro 5. Le autorità non avrebbero potuto intervenire prima? I controlli vengono davvero effettuati oppure no?