Tutti i proprietari di auto e veicoli targati Volkswagen, dopo lo scandalo “dieselgate”, si stanno domandando cosa e come fare per mettere in regola le loro vetture. Il richiamo ufficiale, attraverso delle raccomandante, delle auto da parte della casa automobilistica tedesca avverrà durante il mese di Ottobre. Ma cosa bisognerà fare per sostituire o regolarizzare il software che ha “taroccato” le auto della Volkswagen?
Oltre al richiamo del colosso tedesco attraverso raccomandata, ogni proprietario di una vettura Volkswagen potrà andare direttamente sul sito dell’azienda e inserire il codice alfanumerico del proprio telaio cosi da capire se la propria auto sia all’interno della lista “nera”.
Il viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini, afferma che le vetture interessate in Italia sono all’incirca un milione e non sono solo Volkswagen. Gli altri marchi interessati alla vicenda sono Audi, Seat, Skoda e Porsche. Ovviamente tutti marchi del gruppo Volkswagen. Nel mondo si stima che le auto interessate allo scandola “dieselgate” siano 11 milioni. Tra cui 5 milioni di Volkswagen, poco più di 2 milioni di Audi, quasi 2 milioni di commerciali, 1,2 milioni di Skoda e circa 700 mila vettura del marchio Seat. La Germania è, per evidenti motivi, il paese più colpito dallo scanalo nell’Unione Europea con circa 2,8 di veicoli da far revisionare dalle officine.
Per fare un po’ di chiarezza sui motori e i modelli sotto inchiesta basta sapere che il motore dello scandalo è il 2.0 TDI con sigla EA 189. Oltre a questo modello c’è anche il turbodiesel 1.6 e l’ 1.4. I nuovi modelli Euro 6 sono esclusi dallo scandalo, i protagonisti di questa vicenda sono, invece, gli Euro 5 in commercio dal 2009. I modelli più diffusi sono la Golf di 6ª generazione, la Passat di 7ª generazione e la prima serie del Suv Tiguan.
Bisogna chiarire anche che, se una pattuglia dovesse fermarvi, non potrà effettuare nessun tipo di multa poiché nessuno, se non i centri specializzati, è in grado di capire se l’auto è stata “taroccata” o meno. Comunque sia, le vostre auto potranno entrare senza alcun problema all’interno delle eco aree e degli ZTL. Nessuna telecamera potrà individuare se sulla vostra vettura sia stato montato il software dello scandalo.
Le auto verranno “pulite” dal software taroccato attraverso il computer dell’officina, dotato di un programma speciale. Il PC si collegherà alla centralina dell’auto e valuterà le informazioni della vettura, una volta verificati tutti i parametri, il software dell’officina pulirà il programma “fallato”. Se non si riesce a ripulire il programma verrà, semplicemente, sostituita la centralina.
Ma la domanda più frequente che i proprietari di un auto presente nella lista dello scandalo è: quanto costa questo richiamo? Per fortuna c’è una buona notizia, tutte le spese saranno a carico della Volkswagen, per qualsiasi modello, anche quelli con la garanzia scaduta. L’unico “problema” del cliente sarà quello di portare l’auto nell’officina. Secondo alcuni statisti il gruppo tedesco pagherà 6,5 miliardi per richiamare e sistemare tutte le auto.
Un’altra cosa molto importante da sapere è che le vostre auto non sono, assolutamente, più pericolose o inaffidabili di altre. L’unica differenza è che inquinano di più di quello che il costruttore ha dichiarato. I test europei sono, attualmente, inaffidabili perché vengono effettuati in condizioni irreali, dal 2016 però cambierà tutto, sperando che non ci siano più scandali di questo tipo.