Dieta mima digiuno, vantaggi ambientali di questo regime alimentare

dieta mima digiuno

Vivere più sani e più a lungo, come fare? L’ultima idea che sta facendo discutere animatamente l’opinione pubblica è la dieta mima digiuno. Chi non ne aveva mai sentito parlare, probabilmente si è incuriosito dopo il servizio de Le Iene che ha cercato di capire di più di questo regime alimentare ideato dal dottor Valter Longo, che va seguito solo sporadicamente e per pochi giorni consecutivi, ma che sarebbe in grado di sortire molteplici effetti benefici al nostro organismo, depurandolo da scorie e tossine al pari di un vero e proprio digiuno. Ma quel che ci preme in questa sede è evidenziare le ricadute ecologiche della dieta mima digiuno, che comporterebbe inevitabilmente una serie di vantaggi ambientali a cominciare dalla riduzione delle proteine animali nel consumo alimentare abituale.

La dieta mima digiuno prevede che per cinque giorni almeno due volte l’anno ci si nutri esclusivamente con alimenti a basso contenuto proteico, abolendo completamente lo zucchero: secondo le ricerche effettuate, questo sistema rafforzerebbe il sistema immunitario prevenendo patologie come cancro, obesità, malattie cardiovascolari, o riducendo comunque di molto i fattori di rischio che comportano la contrazione di tali malattie. Esiste un apposito kit per seguire questa dieta, o basta comunque ascoltare i consigli del proprio medico su cosa mangiare: essendo un regime alimentare basato essenzialmente sul consumo di vegetali, offre indirettamente una buona soluzione anche per l’ambiente: infatti da tempo è noto come un ridotto consumo di carne a vantaggio di frutta e verdura, preferibilmente di stagione e magari coltivata in maniera biologica, aiuti a ridurre le emissioni di CO2, come spiega anche il decalogo del WWF diffuso in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione 2016.

La dieta mima digiuno a nostro avviso pone anche una questione di natura più ‘filosofica’ sul futuro che ci attende: mentre la popolazione mondiale galoppa senza freni verso gli 8 miliardi di abitanti sul pianeta, bisogna evidentemente ripensare a come sfamare una Terra sovrappopolata senza consumare le risorse naturali ancora più di quanto non facciamo oggi in maniera irresponsabile. Mangiare meno, mangiare tutti, dovrà necessariamente essere il mantra dei prossimi decenni, per arginare un fenomeno molto preoccupante, poiché è evidente che un sistema industriale su larga scala comporti più danni che benefici, e non soltanto in termini etici come per gli allevamenti intensivi, ma principalmente per il contributo determinante e oramai acclarato all’inquinamento del pianeta, e di conseguenza per i cambiamenti climatici e tutto ciò che essi comportano, come la desertificazione e la perdita di biodiversità, solo per citare le prime cose che vengono in mente. In questo contesto, cambiare le proprie abitudini alimentari offre un aiuto tutt’altro che irrilevante, ed anche la dieta mima digiuno, fatta soltanto per pochi giorni l’anno, presenta spunti molto interessanti in questa direzione. E se oltretutto ci fa stare bene e allunga la vita come affermano i ricercatori, forse vale la pena di darle una chance.

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