Dieta oloproteica: cosa si mangia e quali sono gli effetti collaterali? Si tratta di un regime alimentare che ha come principio fondamentale quello di essere povero di carboidrati e ricco di proteine. Questa dieta è articolata in 3 fasi. E’ utilizzata soprattutto in ambito medico per il trattamento dell’obesità. E’ stata introdotta, circa 20 anni fa, dal professor Blackburn. In Italia è stata ripresa alla fine degli anni ’90 dal dottor Giuseppe Castaldo, responsabile dell’Unità Operativa di Dietologia e Nutrizione Clinica del San Giuseppe Moscati di Avellino.
Cosa si mangia
La dieta oloproteica si compone di 3 fasi. In ciascuna di esse è prevista l’assunzione di alcuni tipi di alimenti. La prima dura 21 giorni: è il periodo più drastico e quello in cui si perde più peso. L’apporto di proteine deriva per il 50% dagli integratori e per l’altra metà da alimenti come carne bianca, pesce, pollo, uova e bresaola. L’apporto di grassi deve corrispondere al massimo a 10 grammi al giorno e quello di carboidrati deve arrivare a 20 grammi al massimo.
La seconda fase dura 42 giorni e dagli esperti viene chiamata “dissociata integrata”. In minima parte vengono reintrodotti i carboidrati. E’ importante, però, che vengano consumati lontano dalle proteine, in pasti differenti. La terza fase prevede la reintroduzione di tutti gli alimenti che fanno parte della classica dieta mediterranea. Non è possibile mettere a punto un vero e proprio menu specifico per la dieta oloproteica: soltanto il medico, infatti, può decidere che cosa mangiare e quali sono le quantità dei cibi da consumare.
I benefici
Il beneficio principale della dieta oloproteica consiste nella riduzione del grasso corporeo in eccesso: attraverso questo regime alimentare è possibile eliminare quegli accumuli di grasso localizzati soprattutto nei fianchi, nella pancia, nei glutei e nelle cosce. Questa dieta riduce la ritenzione idrica e tutti i problemi collegati alla circolazione venosa. Permette di ridurre la fame, garantisce il trattamento di tutte le condizioni patologiche legate all’obesità e alla sindrome metabolica: diabete di tipo 2, problemi cardiovascolari, ipertensione e ipercolesterolemia.
Gli effetti collaterali
E’ fondamentale che la dieta oloproteica venga prescritta da un medico e che sia seguita per il tempo corretto, senza strafare, rispettando tutte le indicazioni ricevute dall’esperto. Potrebbero comparire degli effetti collaterali, che consistono soprattutto in stanchezza, mal di testa, giramenti di testa e nausea. Questi problemi, insieme all’alitosi e alla stipsi, si verificano di solito dopo le prime 48 ore di trattamento.
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