Tutti sappiamo, in linea di massima, cos’è una cellula. Enumerare le differenze tra cellula animale e vegetale, però, è storia ben diversa. Se eravate distratti durante la lezione di biologia, questo è il posto giusto per voi. Cercheremo, infatti, di realizzare uno schema di sintesi per descrivere morfologia e funzioni delle cellule vegetali e animali, così come le vedremmo al microscopio. Un viaggio intrigante alle radici di tutti gli organismi viventi, visto che la cellula è l’unità di base più piccola che possa essere classificata come vivente.
Per dirla in parole semplici, tutti gli organismi sono formati da cellule: la loro struttura può essere formata da una singola cellula (e allora parliamo di organismi unicellulari, come i batteri), anche se la maggior parte è composta da più cellule. In questa seconda categoria, degli organismi pluricellulari, rientrano anche i rappresentanti del regno vegetale e animale, con l’uomo a fare la parte del leone con il suo totale di oltre 100mila miliardi di cellule. Cellule che, man mano che un organismo diventa più complesso, si differenziano non solo per forma ma anche per dimensioni e funzione. Le cellule di animali e vegetali fanno parte della famiglia delle cellule eucariotiche, molto più complesse delle procariotiche perché presentano un nucleo centrale che contiene le informazioni del DNA.
Cosa hanno in comune le cellule?
Prima di parlare delle differenze tra le cellule vegetali e animali, è bene capire quel che tutte le cellule eucariotiche hanno in comune. Si tratta di caratteristiche morfologiche e di funzioni specifiche perché, se è vero che le differenze sono tante e importanti, alla fine la ‘natura’ di tutte le cellule è sempre la stessa. Dal punto di vista strutturale, sia le cellule animali che quelle vegetali hanno in comune tre elementi fondamentali:
– Contengono al loro interno il DNA, ovvero il corredo ereditario che consente la loro riproduzione;
– Sono protette da una membrana esterna, che ha la funzione di differenziarle e separarle dall’ambiente esterno;
– Contengono al loro interno il citoplasma, sostanza semiliquida che occupa quasi la metà della cellula stessa e contiene tutte le sostanze chimiche necessarie per la sua esistenza (incluso l’RNA).
Questi sono i tre elementi fondamentali di tutte le cellule eucariotiche, ma tra cellula vegetale e cellula animale ci sono in comune anche altri tratti non meno importanti. E’ necessario elencarli prima di passare alle differenze:
– I ribosomi, ovvero organuli immersi nel citoplasma, responsabili della sintesi proteica;
– I reticoli endoplasmatici liscio e rugoso;
– Il citoscheletro, una vera e propria impalcatura (interna ed esterna) della cellula stessa;
– I mitocondri, anch’essi contenuti nel citoplasma, dotati di proprio DNA e addetti alla respirazione cellulare;
– L’apparato di Golgi, un reticolo interno con la funzione di selezionare ed esportare i prodotti cellulari.
Chiudiamo la sezione dedicata alle caratteristiche comuni, dando uno sguardo all’aspetto funzionale. Tutte le cellule presentano dei tratti in comune, funzioni che accomunano le cellule a tutti gli altri organismi viventi. Queste sono:
– La crescita e la riproduzione;
– La capacità di trasformare la materia e l’energia;
– La capacità di rispondere agli stimoli dell’ambiente esterno;
– La capacità di mantenere il controllo sul loro ambiente interno.
Quali sono le differenze?
Dopo questa necessaria introduzione alle caratteristiche comuni presenti in tutte le cellule, cerchiamo di capire quali sono le differenze tra cellule animali e vegetali. La differenza principale, quella che salta all’occhio del microscopio immediatamente, riguarda le dimensioni delle due cellule: una cellula vegetale di solito è molto più grande di quella animale, un rapporto che parte da 2 a 1 ma può arrivare anche a 5 a 1. La tipica cellula animale, infatti, presenta un diametro di circa 20 micrometri, mentre quella vegetale è molto più variabile e può andare da 50 a 100 micrometri. Per uno studioso, quindi, riconoscere a quale categoria appartiene la cellula che si trova davanti è compito davvero semplice. La morfologia, però, non è certo solo questione di dimensioni.
A livello strutturale troviamo 3 elementi fondamentali, tipiche delle cellule vegetali, che quelle animali non presentano. Queste caratteristiche tipiche sono:
– La parete cellulare, che circonda la membrana plasmatica e funziona da ulteriore protezione, consentendo al tempo stesso alla cellula di mantenere immutata la sua struttura. Si tratta di una vera e propria parete di cellulosa, molto resistente perché realizzata da un polisaccaride formato da molecole di glucosio. La comunicazione tra cellule attigue è garantita dai plasmodesmi, strutture tipiche delle cellule vegetali;
– I cloroplasti, che qualcuno ricorderà per il ruolo fondamentale che giocano nel processo di fotosintesi. Si tratta di un organello che contiene, al suo interno, una sostanza nota come clorofilla, che conferisce alle piante il tipico colore verde. I cloroplasti sono composti da una serie di membrane e sono deputati alla sintesi degli zuccheri sfruttando la luce solare e partendo da anidride carbonica e acqua;
– Il vacuolo centrale, una sorta di sacchetto o vescica che contiene ioni, acidi organici, zuccheri, proteine e acqua. Le sue funzioni sono proprio quelle di accumulare acqua per consentire la crescita e il funzionamento della cellula e immagazzinare le sostanze chimiche necessarie per la sopravvivenza.