La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen lo aveva annunciato lo scorso 1° marzo e oggi verrà discusso come proposta di legge: il Digital Green Certificate o passaporto vaccinale potrebbe diventare per i cittadini dell’Unione Europea imprescindibile per poter tornare a viaggiare.
Questo documento (qui per saperne di più) certificherà che il soggetto è stato vaccinato o è negativo al tampone oppure ha avuto il Covid e ne è già guarito. Tutti i vaccini al momento disponibili saranno validi per permettere alla persona che l’ha ricevuto di uscire dal proprio Paese.
L’obiettivo di questo certificato è permettere alle persone di tornare a viaggiare in maniera sicura dopo mesi di blocco, consentendo al settore del turismo di ripartire già a partire da quest’estate e riprendersi dopo un anno durissimo. Infatti, il passaporto vaccinale e la legge che lo regolamenta potrebbero essere approvati in tempi brevi, diventando operativi già da giugno.
L’introduzione di questo sistema è la diretta conseguenza dell’obiettivo della CE confermato dalla von der Leyen, ovvero vaccinare il 70% della popolazione dell’Unione entro l’estate. La presidente ha inoltre rinnobvato la sua totale fiducia in tutti i vaccini, AstraZeneca compreso, che invece risulta inaffidabile da un punto di vista delle consegne.
Il Digital Green Certificate sarà gratuito e in due lingue, quella dello Stato che lo rilascia e in inglese, e sarà sia cartaceo che digitale. Questo documento sarà fornito a tutti i cittadini indipendentemente dalla loro nazionalità, perciò anche a coloro che risiedono nell’Unione Europea e/o coloro che hanno diritto a visitare gli Stati membri.
Il passaporto consentirà di permetterà di girare non solo in Unione Europea ma anche in alcuni stati europei extra UE come Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera: esclusa quindi la Gran Bretagna.
Ogni singolo Stato UE potrà valutare come gestire le restrizioni per chi arriva dall’estero, ma dovranno essere comunicate alla CE e applicate a tutti i viaggiatori in possesso di Digital Green Certificate.
Alcuni dubbi però sono stati sollevati in merito alla privacy del passaporto vaccinale.
Dall’UE fanno sapere che sarà garantita: l’autenticità del documento sarà verificata tranne lo scanner del QR code, che permetterà la verifica dei dati esclusivamente anagrafici e relativi al Covid su un database generale.
Non verranno conservati né condivisi i controlli del Digital Green Certificate, che rimane una misura temporanea. Infatti, rimarrà in vigore fino a quando l’OMS non dichiarerà conclusa la pandemia.
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